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Festival Fare E.CO., ultima giornata: ci vediamo al prossimo appuntamento per la cooperazione del Mezzogiorno

La terza e ultima giornata del Festival Fare E.CO., oltre ad averci fatto conoscere i progetti vincitori della Call “Viviamo Cultura” è stata un’occasione per rimettere al centro dell’incontro i temi affrontati durante tutto l’evento e di formulare nuove sintesi.

Tra i relatori illustri a concludere il festival vi erano Felice Casucci, Assessore della Regione Campania; Antonio Garofalo, Rettore dell’Università di Napoli Parthenope; e Florindo Rubettino, editore, partner dell’intera manifestazione.

Abbiamo sottolineato, ancora una volta, l’importanza della cooperazione nelle sfide presentate e ribadito che questo evento rappresenta solo la prima edizione di un’iniziativa destinata a stabilire le basi per un futuro di strategie virtuose e azioni concrete nei prossimi anni.

Le tavole rotonde dell’ultimo giorno ci hanno portato nuove storie, come quella di Giorgio Franco, presidente Badia Lost & Found s.c. che ha trasformato un’ex caserma in un cuore pulsante della creatività con il progetto “Caserma Creativa”. Nel frattempo in Sardegna, la compagnia teatrale del Teatro della Vetreria, un tempo cuore della comunità rurale e ora chiuso, è al centro di sforzi per una rinascita culturale che conservi l’identità locale, fino a a Marsala, dove la Cooperativa Archeologica di Marsala si dedica alla valorizzazione di cinque monumenti trascurati, trasformandoli in un museo diffuso che connette la storia al presente. 

Ma oltre la valorizzazione culturale, c’è anche la questione del lavoro 2.0.

Infatti, Massimo Bianchi, responsabile ufficio valutazione e impatto Terza Missione Università Statale, ha sottolineato l’importanza di creare reti,, evidenziando come la condivisione della conoscenza sia cruciale per l’imprenditoria accademica. Attraverso l’ascolto delle aziende, si costruiscono percorsi didattici che rispondono efficacemente alle esigenze del mercato, con una visione rinnovata del “placement 2.0”. Mentre Massimo Cerulo, Università di Napoli Federico II, CERLIS La Sorbona, d’altra parte, riflette sulla necessità di adattare la formazione dei giovani ai nuovi strumenti digitali, interrogandosi sull’impatto della digitalizzazione sull’apprendimento e sul tipo di società futura che questa creerà. 

Questi, ed altri approcci, non solo rispondono alle esigenze attuali ma preparano anche le fondamenta per un futuro resiliente e adattabile, ponendo l’accento sull’importanza di integrazione tra tecnologia e educazione per sviluppare competenze che saranno fondamentali nel mondo del lavoro del domani.

Per saperne di più, vi consigliamo gli articolo di recap del primo e secondo giorno del festival Fare E.CO., che rappresenta un’importante iniziativa per promuovere un dialogo costruttivo sul futuro del Mezzogiorno, ponendo l’accento sulla necessità di un approccio che coniughi sviluppo economico e sostenibilità sociale. Noi de La Testata – TLI, come media partner, e Proodos cooperative sociali ti aspettiamo lì per fare rete e fare la nostra parte per il rilancio del Mezzogiorno!

Per rileggere il programma e gli appuntamenti del festival, visita il sito web: https://www.festivalfareeco.it/

E rivedi le scene dell’evento sui social Instagram e Facebook.

Antonio Alaia

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Antonio Alaia

Antonio Alaia, o semplicemente ALAIA, nasce contro la sua volontà intorno al 1998. Da allora si trascina tra licei, università e uffici in attesa della fine; nel frattempo scrive di cinema, sociale, politica e tutto ciò che ritiene sia interessante e che possa avere anche il minimo impatto sulla società che lo circonda.
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