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ONU contro Italia, troppi casi di razzismo nel nostro paese

Il comitato Onu per l’eliminazione delle discriminazioni razziali si è detto preoccupato per l’uso diffuso della profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine italiane.

Una legge che vieti pratiche di profilazione razziale è la richiesta che l’Onu ha avanzato all’Italia, dopo aver denunciato i numerosi casi di razzismo che restano impuniti nel nostro paese.

La profilazione etnica è il fenomeno per cui individui o gruppi vengono presi di mira per le loro caratteristiche, senza una precisa e valida ragione che possa giustificare quella scelta. È quel pregiudizio che porta la polizia a sospettare prima di un ragazzo rom o una donna nera e solo successivamente di tutti gli altri.

Questo problema è diffuso in tutto il continente europeo, ma in Italia ben il 71% delle persone immigrate o afrodiscendenti ha ritenuto che le forze dell’ordine si siano comportate in maniera prevenuta e irrispettosa durante i fermi di polizia.

A quanto pare, il dato non è sfuggito ai controlli dell’Onu, o meglio, alle segnalazioni dell’Asgi, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione che ha spinto il Comitato Onu per l’Eliminazione delle discriminazioni razziali ad intervenire a favore di una legge che possa contrastare la profilazione razziale delle forze dell’ordine italiane. Il comitato ha accolto le segnalazioni ed ha inviato una serie di raccomandazioni all’Italia, tra cui si sottolinea anche la necessità di creare un sistema di denunce più semplice e rapido per chi subisce razzismo o abusi di potere e forza fisica.

Non sono passati inosservati quelli che l’Onu ha definito veri e propri discorsi d’odio da parte nei nostri politici, che inevitabilmente finiscono online e non fanno altro che alimentare discriminazioni e ingiustizie di vario tipo. Nonostante, rispetto a questo, esistano già delle leggi in Italia, il Comitato ha espressamente fatto notare quanto queste ultime non vengano adeguatamente applicate, motivo per cui si richiede che siano potenziate quanto prima.

Maria Paola Buonomo

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Maria Paola Buonomo

Laureata in Lettere Moderne, filologa in fieri, scrivo per sperimentare e accrescere il mio ego. Tra un esame e l’altro, mi cimento ai fornelli come piano b per il futuro (ma qual è il piano a?!). Sono una fastidiosissima ritardataria cronica, ma non è certo un difetto, anzi, è il mio punto forte: vivo con calma… Nel sangue mi scorre indecisione mista ad incoerenza. Il caos è il mio spirito guida. Rispetto la natura e ogni forma di vita, tranne gli esseri umani. Condivido il cuore con il mio cane.
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