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Ma che Natale è se Sinatra non c’è?

Le strade luccicanti, l’odore dei caminetti, una leggera pioggerellina, dalle finestre si vedono gli alberi brillanti, suonano le campane e un fischiettare lontano tiene compagnia…

I’m dreaming of a white Christmas
Just like the ones I used to know
Where the tree tops glisten
And children listen
To hear sleigh bells in the snow.
I’m dreaming of a white Christmas
With every Christmas card I write
May your days be merry and bright
And may all
Your Christmases be White.

Nella casa rossa e oro, la tavola imbandita di dolci: panettone, struffoli, mustacciuoli.
Sul divano accogli tra le braccia e il giradischi canta…

Oh, the weather outside is frightful,
But the fire is so delightful,
And since w
The fire is slowly dying,
And, my dear, we’re still good-bye-ing,
But as long as you love me so.
Let it snow, let it snow, let it snow.

Col caldo addosso, tornando, una bimba con un pacchetto tra le mani canticchia allegramente.

You better watch out
You better not cry
Better not pout
I’m telling you why
Santa Claus is coming to town.

“Chiara, svegliati, sta nevicando!”

Frastornata, stacca le cuffie, Sinatra si spegne.

“Chiara, vieni, vieni, è Natale! è Natale!”

Al bambino Gesù è stato tolto il suo velo.
L’albero è colmo di regali.
Giada gioca nella neve.
Dietro la finestra, con la cioccolata calda tra le mani,
Chiara sorride.

Let it snow, let it snow, let it snow!

Federica Auricchio
Foto di Pietro Damiano

Vedi anche: Alternative Christmas: la playlist natalizia fuori dal comune

Federica Auricchio

Sono Federica Auricchio e mi definisco Napoletana dalla nascita, perché nel mio sangue ribollono la musica, la poesia, la bellezza, il comunismo e la felicità. Filologa da un paio di anni combatto le discriminazioni sociali con il sorriso e la penna, amo seminare in campi incolti perché è bello, poi, veder germogliare fiori rari.
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