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Olimpiadi Tokyo 2020: la ginnastica artistica

La ginnastica artistica nasce come disciplina vera e propria quasi 125 anni fa grazie alle civiltà egizia e micenea.

I Dori furono i primi a praticarla in maniera rilevante.

Tuttavia non corrispondeva all’attività sportiva che conosciamo attualmente. Consisteva soprattutto in una serie di esercizi fisici che la rendevano più simile all’atletica leggera, al pugilato e alla lotta. 

Solo intorno al 1800, la logica della disciplina cambiò, rendendola più simile a quella che viene praticata oggi.

La ginnastica artistica è una branca della ginnastica e le competizioni internazionali a cui prende parte sono numerose, tra cui i giochi olimpici, i campionati mondiali e la coppa del mondo.

È una disciplina che ha bisogno di un grande impegno e che allena tutti i gruppi muscolari. L’obiettivo è proprio quello di raggiungere un livello alto di forza, coordinazione, equilibrio, senso del ritmo e flessibilità – ed eleganza, perchè no? Può essere praticata da ginnaste e da ginnasti, con una notevole differenza negli esercizi a corpo libero e nell’uso degli attrezzi (come gli anelli, la trave, il cavallo con maniglie per gli uomini).

Ma qualcuno, ancora oggi, associa la ginnastica artistica più a un tipo di danza, piuttosto che a uno sport al pari della pallanuoto o del canottaggio. Invece gli atleti sembrano volare e sfidare la forza di gravità, ed è proprio l’unione tra l’armonia dei movimenti e l’acrobazia che rende la disciplina completamente diversa da qualsiasi altro sport.

Disegno di Vincenza Galiano

Vedi anche: Ginnastica artistica a Napoli: la follia visionaria targata Ginnastica Salerno

La Redazione

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