I benefici del basket tra attenzione ed osservazione

È recente la scoperta dell’Università di Milano-Bicocca riguardo ai benefici che gli sporti detti “di invasione” apportano alle persone che li praticano, che siano giovani o adulti.
Lo studio in questione si intitola Playing sports to shape attention: enhanced feature-based selective attention in invasion sports players, ed è stato pubblicato sulla rivista Psychology of Sport and Exercise.
L’obiettivo dello studio è stato quello di dimostrare come l’attenzione selettiva, basata principalmente sulle caratteristiche visive, sia migliore negli atleti che svolgono sport d’invasione.
Uno di questi sport può essere il basket: dal momento in cui le squadre condividono il medesimo spazio di gioco, è importante distinguere con rapidità le maglie degli avversari da quelli dei propri compagni.
Questo tipo di abilità cognitiva che ritroviamo nel basket (e non solo) si può tranquillamente allenare, ed è un elemento importantissimo in ogni disciplina sportiva, che va ad influenzare le performance e la capacità di adattamento degli atleti.
Il team di ricercatori è composto da figure che lavorano all’Università di Milano-Bicocca ma anche all’Università di Chieti e Pescara e dell’Università di Pavia, ed hanno condotto uno studio su un argomento che prima d’ora avevano trattato in pochissimi, andando così a colmare una lacuna informativa.
La ricerca ha anche sottoposto gli atleti a due esperimenti per capire come le richieste cognitive di diversi sport – nello specifico gli sport d’invasione rispetto a quelli non d’invasione, che solitamente hanno una rete che divide il campo e le squadre non condividono lo spazio di gioco – influenzano due sottocomponenti dell’attenzione selettiva: l’attenzione basata sulle caratteristiche visive (Feature-based Attemtion, FBA) e quella spaziale (Spatial-based Attention, SBA).
Nel primo esperimento, hanno preso in esame 40 persone: 20 atleti di basket (sport d’invasione) e 20 partecipanti di controllo, suddivisi equamente per sesso, i quali hanno completato due compiti: uno di ricerca visiva per valutare l’FBA mentre l’altro per misurare la SBA.
I risultati hanno mostrato che gli atleti di sport d’invasione hanno una maggiore capacità di attenzione basata sulle caratteristiche visive, mentre non sono state riscontrate differenze significative nel compito che valuta l’attenzione spaziale. Ciò significa che l’allenamento in sport d’invasione potenzia l’FBA, senza influenzare l’attenzione spaziale generale.
Hanno successivamente replicato lo studio con 22 giocatrici di pallavolo (sport non d’invasione) e 23 partecipanti di controllo, per analizzare se questo effetto fosse strettamente legato al tipo di sport.
I risultati non hanno mostrato differenze di gruppo nelle misure attentive, rafforzando l’ipotesi che le richieste cognitive proprie degli sport di invasione plasmano e affinano le capacità di attenzione selettiva, in particolar modo l’FBA.
Luisa Girelli, docente di Neuropsicologia e neuroscienze cognitive dell’Università di Milano-Bicocca e autrice dello studio, ha dichiarato: “Praticare sport in modo intensivo è uno dei migliori allenamenti per le nostre funzioni cognitive. Gli sport d’invasione vincono sugli altri per un effetto specifico sull’attenzione selettiva basata su caratteristiche visive”.
Irene Ippolito
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