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Effetto Jane Austen: Federica Brunini incontra il Romance Book Club

Giovedì 19 giugno alle 18:00, la Feltrinelli di Piazza dei Martiri a Napoli ha ospitato l’ultimo incontro del Romance Book Club prima della pausa estiva.

Effetto Jane Austen di Federica Brunini sarà la lettura dell’estate: il romanzo è stato presentato dall’autrice, in dialogo con Valentina Trombetta, ideatrice del primo Romance Book Party del Sud Italia.

Ad arricchire la presentazione, le letture dei brani a cura dell’attrice Marina Cioppa.

L’incontro ha voluto chiudere un cerchio: il primo libro letto con il gruppo di lettura è stato infatti Emma di Jane Austen, per cui questa prima fase non poteva che concludersi con un testo che parlasse della scrittrice inglese e che unisse generazioni di lettrici molto diverse.

L’appuntamento è iniziato con la discussione del libro del mese di maggio, La Regina Carlotta di Julia Quinn con Shonda Rhimes, per poi spostarsi sul testo scelto per i mesi estivi.

Federica Brunini, giornalista, scrittrice, viaggiatrice e “Royal Watcher”, è l’ospite perfetta per dare continuità al percorso letterario del Romance Book Club.

Effetto Jane Austen mette a confronto due generazioni diverse, quella di Amelia Maini Moss, fotogiornalista in crisi, ed Emma, booktoker diciottenne: come è possibile che ancora oggi l’autrice di Orgoglio e pregiudizio sia così amata?

Dopo aver accettato un incarico per una rivista, Amelia si imbarca quindi in un viaggio nei luoghi legati a Jane Austen, un percorso che le consente di rivedere non solo la sua opinione sulla scrittrice inglese, ma anche di riflettere sulla sua vita.

Effetto Jane Austen, come è nata l’idea

L’autrice racconta come ha pensato a questa storia, un’idea nata da una sfida posta dalla sua editor, che le aveva proposto di scrivere qualcosa in vista di una celebrazione letteraria importante: il 250° anniversario dalla nascita di Jane Austen, un’autrice che sta parlando tanto alla Gen Z.

Federica Brunini si è ritrovata quindi a rileggere i romanzi della scrittrice inglese, partendo proprio da Emma: “ho ritrovato qualcosa di me che avevo dimenticato, sentivo che mi stava riportando a qualcosa che aveva fatto parte di me e che avevo un attimo messo da parte”.

In seguito, è rimasta folgorata da Persuasione: da lì la decisione di intraprendere un viaggio alla scoperta dei luoghi legati a Jane Austen. “Ho esplorato i luoghi dove è nata, dove è vissuta e dove si è formata – racconta l’autrice – Poi, sono andata alla riscoperta dei posti che sono diventati le location dei suoi romanzi, un po’ come la protagonista di Effetto Jane Austen. In viaggio ho iniziato a pensare al libro, che è non è un libro su Jane Austen, ma un libro con Jane Austen, perché ci sono diversi personaggi, tra cui Amelia, la protagonista, Emma, la booktoker, e Dubois che conoscerete, se leggerete il libro. Jane Austen è la chiave per riscoprire delle parti di sé.”

Tra i luoghi visitati dalla scrittrice, anche Bath, città che nei romanzi di Jane Austen è spesso presente e dove ha vissuto 5-6 anni turbolenti, tra la morte del padre e i diversi cambi di abitazione: “sono arrivata a Bath a settembre, quando c’era il Jane Austen Festival e per me è stata una scoperta bellissima: c’erano tantissime persone vestite in abiti Regency, tutta la città era in costume.”

Effetto Jane Austen, la ricerca dietro al libro

Abbiamo avuto l’opportunità di fare una domanda a Federica Brunini e le abbiamo chiesto di parlarci del lavoro di ricerca fatto per mettersi nei panni di una booktoker: “Ho passato mesi a guardare tutti gli account delle bookstagrammer e delle tiktoker. È stato un vero e proprio lavoro entrare non solo nella testa ma anche nel linguaggio dei giovani, che nel libro sono due: Emma, 18enne, e il figlio di Amelia, 13enne, quindi ho dovuto differenziare i registri linguistici dei due ragazzi. È stato molto interessante scoprire questa passione pazzesca per Jane Austen e il lavoro di diffusione e di formazione che fanno sulle letture sui libri.”

L’autrice di Effetto Jane Austen racconta anche di aver imparato tanto sul periodo Regency, scoprendo ad esempio che è da quell’epoca in poi che in Inghilterra si comincia a mettere il vischio sopra le porte, dando inizio all’usanza del bacio d’amore sotto la pianta natalizia. Una tradizione celtica che prima della scrittrice britannica nessuno considerava: “Leggere di lei mi ha permesso di scoprire anche dei dettagli di un’epoca che mi interessa e che potrebbe interessare anche a chi leggerà il romanzo” – spiega Federica Brunini.

Effetto Jane Austen: cosa può dire la scrittrice oggi alla Gen Z?

Effetto Jane Austen è un romanzo che mette al centro della narrazione i sentimenti, smontando inoltre lo stereotipo diffuso della scrittrice zitella e sfigata.

L’autrice inglese, al contrario, è stata una donna rivoluzionaria e moderna, la prima donna che ha vissuto di quello che ha guadagnato scrivendo i suoi libri, che pubblicò in anonimo, con le copertine dei suoi libri che dicevano semplicemente: “By a Lady”.

“In un mondo in cui facciamo fatica ad ottenere la piena parità e in cui ancora dobbiamo chiedere scusa quando chiediamo un linguaggio inclusivo, Jane Austen è stata la prima a permetterci di scrivere i nostri nomi sui libri” – spiega Valentina Trombetta.

Jane Austen e la sua vita hanno tanto da raccontare anche oggi: è stata così coraggiosa da rifiutare il matrimonio, in un’epoca in cui sposarsi costituiva una vera e propria salvezza per le donne.

“Oggi sono una fan sfegatata di Jane Austen. Quella giornalista che è partita controvoglia vorrebbe invece averla qui” – rivela Federica Brunini.

A cura di Francesca Arfè

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Francesca Arfè

Bookstagrammer dal 2020 (@chicchedilibri), tra le poche certezze della sua vita ci sono i libri e i carboidrati. Laureata in Lingue e Culture Comparate, curiosa e creativa, dopo aver scoperto il mondo della scrittura ha deciso di non mollarlo più. Accumulatrice seriale di rossetti, overthinker di professione.
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