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La regina Carlotta, una storia di Bridgerton: l’amore che muove il sole e le altre stelle

Shonda Rhimes anche questa volta ha donato a Netflix un suo capolavoro, La regina Carlotta: Un storia di Bridgerton.

La serie tv prequel della saga Bridgerton, basata sui romanzi firmati Julia Quinn, è sulla piattaforma streaming dal 4 maggio 2023, e da subito si è guadagnata il primo posto nella Top10  del catalogo Netflix in ben 76 paesi.

Lo spin-off  e prequel dell’universo Bridgerton, che in lingua originale è Queen Charlotte, è basato sull’ascesa al trono della giovane regina – realmente esistita – e il matrimonio d’amore con il re Giorgio III, colpito fin da giovane da una malattia mentale che non lo renderà sempre pronto a governare il suo regno. Oltre alla protagonista Charlotte, la Rhimes ha raccontato anche le storie sulle giovani Violet Bridgerton, la futura madre dei dodici Bridgerton e della misteriosa Lady Danbury. 

Inoltre, la seria firmata Shonda Rhimes ha un focus pressoché importante: il matrimonio tra la regina Carlotta e il re Giorgio III ha comportato l’abbattimento del muro che divide la comunità bianca dalla comunità afroamericana.

Lo spin-off Queen Charlotte narra della giovane promessa sposa Carlotta, di origini tedesche ma con discendenze barbere, che non è certo un personaggio sconosciuto; difatti la regina è presente in ogni stagione Bridgerton in età matura con il volto dell’attrice Golda Rosheuvel, mentre in Queen Charlotte è India Amarteifio ad interpretarla nella sua giovane età mentre fa coppia con Corey Mylchreest, il carismatico re noto per la sua pazzia.

I primi minuti della prima puntata mostrano sin da subito l’estrosità di Carlotta, mentre discute con il fratello circa il suo futuro matrimonio combinato. Ma prima di ciò, è bene partire dalle basi, poiché la regina Carlotta non è un personaggio inventato, come invece lo sono i Bridgerton, ma è basato sulla storia di Sophia Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, regina della Gran Bretagna e dell’Irlanda sposa del re Giorgio III – anche lui realmente esistito- che ha regnato dal loro matrimonio nel 1791 fino alla morte avvenuta nel 1818. 

E così come accadde nella storia vera dove i due si sono incontrati solo sei ore prima di sposarsi, anche in Queen Charlotte Carlotta e Giorgio III si incontreranno poche ore prima delle nozze. Per esser più precisi pochi minuti prima, nel giardino reale vicino ad un muro fiorito che la futura sposa stava cercando di scavalcare per poter fuggire via dal matrimonio combinato con il re d’Inghilterra “per dovere nei confronti del suo paese” e soprattutto per un esperimento sociale: la principessa Amelia ha ideato questo matrimonio politico, per legare ancor di più la Corona a tutti i suoi abitanti del regno. Carlotta ne è da subito al corrente di questo ma non conosce il segreto che la Corona protegge per non causare il crollo dell’impero britannico. 

Lo spin- off spiega quindi quali sono state le ragioni che hanno spinto la ribelle Carlotta ad abbracciare ed esserne devota al suo ruolo di moglie e Regina, e dunque di restare per sempre fedele al “Madman” re Giorgio III.

Il re Giorgio III consapevole da sempre del suo disturbo bipolare decide dal primo istante di proteggere Carlotta e  risparmiarla delle sofferenze che la malattia comporta, d’altro canto Carlotta ha il coraggio di prendersi tutto il fardello per amore di Giorgio. 

L’amore raccontato in La regina Carlotta è un amore più profondo, quel movente che permette di superare ogni avversità, o come direbbe Dante l’amore che move il sole e le altre stelle. 

La serie mostra un tipo di amore del tutto diverso rispetto a quelli a cui i fan di Bridgerton erano abituati, definibili come più adolescenziali. Shonda Rhimes maestra delle soap opera ha voluto dare un carico in più a questa serie raccontando quelli che ai tempi erano dei tabù come la solitudine, quella che in alcuni momenti ha dovuto affrontare la regina Carlotta e la malattia mentale, quella di cui ha sofferto in primis il re Giorgio III ma che ha sicuramente attaccato anche tutta la famiglia. Due argomenti dunque difficili da discutere, ma è stata probabilmente una decisione voluta al fine di aspirare ad una parterre maggiore di spettatori. 

Tra le note caratteristiche della serie è notevole l’uso delle canzoni pop moderne nella versione classica da salotto regale – usate anche nelle stagioni di Bridgerton-  ed inoltre lo svolgimento narrativo basato su due cronache temporali: nella serie i flashforward presenti mostrano la regina ormai matura che nell’era dei Bridgerton ripone speranza nei suoi figli per l’arrivo di nuovi eredi per la Corona. 

Ogni episodio della serie La regina Carlotta: una storia di Bridgerton compone tassello dopo tassello una delle storie d’amore più potenti in grado di sovrastare ogni difficoltà, trionfando con un impressionante finale.

“L’amore è determinazione, l’amore è una scelta” così descrive quella che è la sua totale devozione al suo re Giorgio III, e Giorgio le sarà sempre grato per non aver scavalcato quel muro.

Arianna D’Angelo 

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Arianna D’Angelo

Arianna, classe ‘98. Mi piacciono le arti visive e musicali. Per me scrivere è esternare il mio mondo interno raccontando ciò che mi appassiona. L’Arianna del mito greco liberò Minosse con il suo filo e io con la mia scrittura libero il mio mondo e ve lo racconto.
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