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La coppia (non) è un porto sicuro

Quando siamo in una relazione e quando amiamo qualcuno ci aspettiamo sempre una marea di cose – e spesso, queste aspettative, vengono deluse. Forse perché quello che vorremmo non può venire che da noi e da una maggiore consapevolezza in sé stessi. 

Sentirsi al sicuro con una persona è una delle cose più belle e rare che possano succedere. Sembra di essere immuni alle brutture del mondo, sembra di essere in un porto sicuro in cui attraccare quando il mare aperto si fa tempestoso. 

Ma sentirsi al sicuro nella coppia è dovuto al sentirsi al sicuro con sé stessi. Siamo al sicuro nella relazione quando siamo certi che quello che è intimamente nostro nessuno ce lo può togliere. Il partner se ne può andare, l’amore può finire, il desiderio può spegnersi. Possiamo essere feriti, delusi, amareggiati, accusati, derisi, dimenticati. Ma nessuno ci può togliere chi siamo davvero

Se amiamo noi stessi saremo sempre al sicuro con l’altro, anche nel caso in cui mancasse l’equilibrio, i sentimenti, la spensieratezza e la serenità di coppia. Comunque ci sentiremmo relativamente al sicuro. 

Se siamo al sicuro con noi stessi e conosciamo i nostri progetti per il futuro, non siamo disposti ad accettare qualsiasi condizione per restare insieme: sappiamo scegliere. Ci sono cose per cui vale la pena combattere, altre per cui vale la pena andarsene. E anche l’allontanamento, se siamo sicuri di noi stessi, non è poi così doloroso: rimaniamo soli, ma non sentiamo la solitudine. Ci bastiamo. 

Prendere posizione, mettere dei limiti e dei paletti è il primo passo per creare dentro di sé (e, di conseguenza, nella coppia) un porto sicuro e felice, indipendentemente dal partner che abbiamo al nostro fianco. 

Conoscere i propri desideri e le proprie paure, ma anche i propri limiti, non fa dipendere dal partner, per cui si impara ad amare senza dover difendere i propri bisogni e i propri spazi, ma condividendoli. Mettere dei confini senza fondersi e confondersi con l’altro permette di creare uno spazio davvero sicuro, in cui crescere ed esplorarsi insieme. 

Alla fine, siamo gli unici responsabili delle nostre certezze e siamo gli unici capaci di creare – dentro e fuori dalla relazione – un porto sicuro. Siamo capaci anche di diventare un porto sicuro per l’altro

Siamo gli unici e soli responsabili dei nostri personalissimi bisogni e desideri, ed è anche ingiusto, se vogliamo, proiettarli sul partner che comunque (poverino) non può leggerci nel pensiero. Se vogliamo qualcosa, basta chiederlo. Se non siamo sicuri di qualcosa, basta ammetterlo. Perché la retorica del “se lo devo chiedere, allora non lo voglio più” non funziona. È romantica e poetica, ma è irrealistica e inverosimile

La sicurezza nella coppia non dipende dalla coppia, ma da quanto ogni elemento della coppia, ogni partner, è sicuro di sé stesso e delle potenzialità della coppia stessa. Sicurezza significa stabilità emotiva e relazionale, certezze quotidiane, continuità, impegno e progettualità futura: l’unica garanzia siamo noi come singoli, prima che come partner, anche se siamo in una relazione e in presenza di un amore indissolubile.

Elisabetta Carbone 

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Elisabetta Carbone

Elisabetta Carbone è psicologa clinica e sessuologa con orientamento sistemico-relazionale. Si occupa di relazioni, identità, narrazioni individuali e familiari, con uno sguardo attento alle dinamiche culturali e sociali che attraversano la psiche. Fondatrice dello studio Oikos, scrive di salute mentale con un linguaggio accessibile ma rigoroso, costruendo ponti tra psicologia e società. Vegetariana convinta, non fa un passo senza Teo, il suo inseparabile compagno a quattro zampe.
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