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Olimpiadi 2024, parità di genere a Parigi

La parità di genere arriva anche (e finalmente) alle Olimpiadi di Parigi 2024: le atlete saranno esattamente la metà dei partecipanti totali ai giochi.

Il Comitato Olimpico Internazionale lo aveva comunicato lo scorso anno e ora l’annuncio si è concretizzato: ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 potranno partecipare 10.500 atleti, di cui 5.250 uomini e 5.250 donne, un vero e proprio successo che inserisce le prossime Olimpiadi nella storia.

Non era mai successo prima che il numero di sportivi in gara fosse lo stesso tra uomini e donne. A Tokyo 2020 il divario si era sensibilmente assottigliato, vedendo il coinvolgimento di 5.704 uomini e 5.386 donne. Tuttavia, è bene precisare che i dati relativi a Parigi fanno riferimento ai posti messi a disposizione dal Comitato e non dall’effettivo numero di atleti che si presenteranno ai Giochi, motivo per cui il gender gap potrebbe comunque emergere a causa di una minore adesione da parte delle atlete provenienti da un contesto, quello dello sport, contraddistinto dai molti pregiudizi ancor ben saldi nell’opinione comune.

Lo sforzo e l’azione messa in atto sono comunque di un’importanza fondamentale. La parità di genere, infatti, è uno degli obiettivi principali che il COI si è proposto di perseguire negli ultimi anni e, nello specifico, con i Giochi di Parigi. L’iniziativa si inserisce, infatti, in quello che è il più ampio progetto di uguaglianza sostanziale che la città francese sta portando avanti dal 1° gennaio 2019, quando alle imprese del paese è stato imposto di pubblicare il loro indice di parità di genere professionale.

Tra gli indicatori dell’indice figurano: divario tra stipendi, aumenti salariali, promozioni, aumenti salariali al rientro della maternità e il numero di donne tra i 10 dipendenti più pagati. Parigi 2024 ha ottenuto un punteggio di 93 punto su un massimo di 100, raggiungendo il massimo negli aumenti di paghe e promozioni. 

Il CIO si è mosso nella direzione della parità anche con altri progetti. In particolare, partendo dalla constatazione che solo il 99% degli impianti sportivi in Francia è dedicato al nome di campioni dello sport, si è deciso di rinominarne una parte intitolandola a donne di spicco.

Appartiene ai nuovi traguardi del CIO anche l’aver aumentato il numero di mixed event: passano a 22 sport gli sport con a squadre in cui uomini e donne competono insieme.

Che siano solo strategie volte a restituire un’immagine migliore di un mondo fatto di profonde disuguaglianze? A capo delle decisioni del Comitato gli sono perlopiù uomini, così come da uomini sarà composta la maggioranza degli allenatori: si stima che le allenatrici saranno appena il 25%, in aumento rispetto alle sole 10% di Tokyo, ma comunque in significativa minoranza.

Maria Paola Buonomo

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Maria Paola Buonomo

Laureata in Lettere Moderne, filologa in fieri, scrivo per sperimentare e accrescere il mio ego. Tra un esame e l’altro, mi cimento ai fornelli come piano b per il futuro (ma qual è il piano a?!). Sono una fastidiosissima ritardataria cronica, ma non è certo un difetto, anzi, è il mio punto forte: vivo con calma… Nel sangue mi scorre indecisione mista ad incoerenza. Il caos è il mio spirito guida. Rispetto la natura e ogni forma di vita, tranne gli esseri umani. Condivido il cuore con il mio cane.
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