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Un anno di aurore…

Mentre scrivo sono in una corsia di ospedale: 4 mura, vetrate alte e spesse, alcuni raggi irradiano il mio corpo fino a farmi grondare di sudore come se fuori non ci fossero 6 gradi, camici bianchi, sorrisi appena appena accennati sotto la mascherina.

Nulla mi tocca o sfiora, eppure addosso sento il peso del mondo intero come se fossi Atlante. Son qui in attesa, ma sogno a occhi aperti il freddo, le mani gelate, il vuoto e la libertà.

Sogno le gite in slitta, gli scarponi, i mille strati di vestiti, i cibi caldi e le polpette di carne di cervo su un letto di purea di patate, sogno i laghi ghiacciati e l’aurora boreale. Stupido far parlare di aurore ad una persona che in vita sua non ha mai visto un’aurora; io però l’aurora l’ho vista centinaia di volte nei miei sogni e seppur la mia vita reale sia ben distante dai miei sogni, so descrivere le sensazioni che la sua visione provoca: estasi e libertà, come il galoppare a briglia sciolta in riva al mare. Che ci sogna lingotti d’oro e vacanze no limits tra le Maldive e Dubai e chi come me sogna un letto di nuvole e un tetto di stelle e scie luminose – “C’è chi può e chi non può: io può” -. 

Ho cominciato il 2024 con la speranza, almeno una volta nella vita, di riuscire a perdere il mio sguardo in questi “drappeggi colorati che si agitano come sospinti dal vento” e condividere questo desiderio con la persona che amo e che mi ama, mi sprona ancor più ad avere fede nel futuro prossimo.

“Un alito era, solo, per il miro

gurge, di luce; un alito disperso

da un solo tacito respiro

e che velava l’universo:

come se fosse, là, per un istante,

immobile sul sonno e su l’oblio

di tutti, nella sua raggiante

incomprensibilità, Dio!”

(Da “Aurora Boreale” di Giovanni Pascoli)

  • Ma cos’è e come si forma un’aurora boreale?

Per quanto mozzafiato sia, l’aurora boreale altro non è che un fenomeno atmosferico generato dall’incontro/scontro tra vento solare, la nostra ionosfera (regione dell’alta atmosfera, che si estende da 50 a 1000 km circa sopra la superficie terrestre) e le particelle del sole cariche d’energia, quindi di elettroni e protoni.

Le particelle di energia, a seguito di un’esplosione, spinte dalla forza del vento solare, vanno verso la terra; non tutte oltrepassano la nostra ”atmosfera” e quelle che restano in vita, sono mosse verso i due poli magnetici della Terra, il Polo Nord e il Polo Sud. Le particelle di protoni e elettroni così accelerate colpiscono la nostra atmosfera, trasferendo ad essa un’energia tale da dover essere scaricata.

Ed è esattamente questo “scarto” di energia che dà vita all’Aurora Boreale. 

  • Il 2024, un anno di aurore, perché?

Tutto merito del cd “ciclo solare” in cui la stella per eccellenza si trova. Un sole più attivo significa maggiore rilascio di energia e maggiore rilascio di energia significa più aurore, soprattutto in corrispondenza degli equinozi di marzo e ottobre; e non solo, maggiore energia vuol dire che le aurore possono espandersi più a sud (un’aurora nella primavera 2023 è stata osservata in Virginia, Arizona e Spagna meridionale).

Questo perché il Sole sta raggiungendo il cosiddetto “massimo solare”, ovvero il picco del suo ciclo che dura circa 11 anni, un momento in cui si registra – per l’appunto – la massima attività solare.

Vi consigliamo:

A un anno di aurore, a una vita di aurore.

Antonietta Della Femina

Leggi anche: Aurora polare: il meraviglioso fascio di luci colorate

Antonietta Della Femina

Classe ’95; laureata in scienze giuridiche, è giornalista pubblicista. Ha imparato prima a leggere e scrivere e poi a parlare. Alcuni i riconoscimenti e le pubblicazioni, anche internazionali. Ripete a sé e al mondo: “meglio un uccello libero, che un re prigioniero”. L’arte è la sua fuga dal mondo.
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