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Il Taj Mahal, corona del palazzo

Il Taj Mahal è un mausoleo situato nella città di Agra, considerato tra i monumenti più famosi e visitati dell’India.

Capolavoro dell’architettura islamica, il mausoleo è massima espressione artistica dell’impero Moghul, entità politica che ha governato l’India dal 1526 al 1707, i cui imperatori furono abili artefici della prosperità economica e del grande sviluppo artistico che caratterizzò l’impero sotto il loro dominio.

L’ideatore del mausoleo fu il sovrano Shah Jahan, penultimo imperatore della dinastia Moghul, che fece costruire l’imponente opera nel 1632, per commemorare l’amatissima moglie Mumtaz Mahal, morta in giovane età di parto, tenendo fede alla promessa fatta alla sua sposa in punto di morte.

Il nome del monumento potrebbe significare “corona del palazzo”, sempre in riferimento a Mumtaz Mahal il cui significato del nome è “luce del palazzo”, anche sul nome dell’architetto che si occupò della costruzione del mausoleo vi è tuttora incertezza.

L’opera fu completata in 22 anni e richiese ingenti somme di denaro del tesoro imperiale. Si calcola che furono circa 20.000 le persone impiegate e le maestranze specializzate chiamate  provenivano non solo dall’India ma anche da altri paesi dell’Asia e dell’Europa. 

La quantità e varietà di materie preziose utilizzate ha pochi eguali nella storia dell’arte e indica la potenza della corte Moghul che intrecciò rapporti commerciali con gran parte dei paesi del mondo, dall’Asia all’Europa, l’Arabia ed anche il Brasile come indica lo studio effettuato sulle pietre scelte per il Taj Mahal. 

Tra i materiali usati ricordiamo infatti il candido marmo che proviene dalla località di Makrana in India, poi vi sono giade dalla Cina, lapislazzuli dell’Afghanistan, zaffiri dello Sri Lanka. 

Ancora oggi nella zona di Agra viene praticato l’intarsio di pietre, caratteristica del mausoleo in cui si possono ammirare pregevoli e delicati decori costruiti intarsiando materiali diversi, che ricoprono gran parte dell’edificio come se fossero stati dipinti. Fiori ed elementi geometrici sono i principali ma sono presenti anche versi in arabo del Corano.

La struttura dell’edificio è collocata presso le sponde del fiume Yamuna ed è perfettamente organizzata ed immersa in un curato e articolato giardino diviso in quattro parti da canali in cui la struttura si riflette, suddivise a loro volta in altri quattro settori da aiuole e viali alberati, molto probabilmente in riferimento ai giardini del paradiso nella religione islamica.

Oltrepassato il portale di accesso si è quindi subito colpiti dalla vista del giardino alla fine del quale su un podio si trova il maestoso mausoleo circondato da quattro minareti alti 43 metri di forma conica sormontati da cupole. Il mausoleo ed i minareti sono gli unici in marmo bianco a differenza dei due complessi laterali, la moschea ed il jawab costruiti utilizzando arenaria rossa. 

L’edificio è suddiviso in due piani e sovrastato da 5 cupole di cui una centrale di dimensioni maggiori, al suo interno sono presenti delle stanze ottagonali, con al centro una di dimensioni maggiori contenente i cenotafi di Mumtaz Mahal e dell’imperatore Shah Jahan, al di sotto della quale sono presenti le vere tombe.

Anche il Taj Mahal come tutti i monumenti deve affrontare la difficile sfida dell’inquinamento ambientale che provoca alterazioni, corrosione e ingiallimento dei marmi, il governo ha infatti più volte disposto il restauro e la pulizia dell’edificio ed anche il divieto di installare industrie inquinanti nelle immediate vicinanze. 

Per la sua stupefacente bellezza il Taj Mahal è stato inserito tra le meraviglie del mondo e dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO nel 1983.

Beatrice Gargiulo 

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Beatrice Gargiulo

M. Beatrice Gargiulo, studentessa di archeologia, ama l’arte, la storia e dedicare il tempo libero alla lettura.
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