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Cuma, antica colonia greca 

Cuma è una colonia greca situata nella zona dei campi flegrei tra Bacoli e Pozzuoli. Secondo gli studiosi è una delle più antiche colonie greche e fu fondata nel 750 a.C. dai greci Eubei di Calcide.

Il nome Cuma deriva dal greco Kume che significa onda, il territorio risulta essere però abitato ancora prima dell’arrivo dei greci, fin dall’età preistorica.

La colonia fondata dai greci ebbe un rapido sviluppo divenendo tra le più importanti, lo sfruttamento del fertile suolo vulcanico e l’abilità nei commerci degli abitati di Cuma, resero questa colonia particolarmente ricca, ed ebbero molti contatti anche con gli Etruschi a cui fecero conoscere l’arte greca e l’alfabeto.

Cuma è nota in particolar modo per la presenza della Sibilla cumana il cui suggestivo antro è tuttora visibile. La Sibilla era una sacerdotessa di Apollo con capacità profetiche, che godette nel mondo antico di grande fama e rispetto infatti i suoi vaticini erano consultati da gran parte degli antichi del tempo.

Il parco archeologico di Cuma fu fondato nel 1926 e conserva i resti della città alta e della città bassa, che nel corso del tempo fu abbandonata e andò incontro all’impaludamento, le ricerche cominciarono ad inizio 900 grazie ad Amedeo Maiuri.

Gli scavi tuttora in corso hanno riportato alla luce nella parte alta, ossia l’acropoli della colonia, da cui si può godere della stupefacente vista sulla città bassa e del mare, l’antro della Sibilla, il Tempio di Giove, il Tempio di Apollo e la Torre Bizantina.

Nella parte bassa della città, non aperta al pubblico, sono venuti alla luce il Foro romano, le meravigliose Terme con colonne in marmo cipollino, Templi per il culto tra cui il Capitolium, l’abitato, la necropoli e le mura.

Suggestivi sono il famoso antro in cui la Sibilla vaticinava, dalla caratteristica forma trapezoidale, esso è una lunga galleria scavata in età sannitica con aperture laterali per far entrare la luce e cisterne per le acque piovane che furono utilizzate come sepolture in età cristiana. 

Le Terme del Foro furono costruite nel I secolo d.C. e sono terme pubbliche di medie dimensioni, ben conservate in cui sono chiaramente visibili gli spogliatoi maschili e femminili, vasche con acque fredde e calde e le sale del frigidarium, tepidarium e calidarium. L’ambiente era riscaldato da un forno che distribuiva il calore attraverso le pareti ed il pavimento nelle varie sale. 

Le mura con la porta Mediana sono parzialmente conservate, esse erano costruite con blocchi di tufo e la parte più antica risale al VII secolo, sono visibili rifacimenti ed ampliamenti che le caratterizzeranno per tutta la vita della città fino al VI d.C. Sotto le mura sono state rinvenute le fogne.

Beatrice Gargiulo 

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Beatrice Gargiulo

M. Beatrice Gargiulo, studentessa di archeologia, ama l’arte, la storia e dedicare il tempo libero alla lettura.
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