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Visitare Siena una domenica pomeriggio

Siena, una cittadella che si sviluppa come un fortino cinto da mura è uno scrigno di bellezze. 

La leggenda vuole che l’origine della città sia indissolubilmente legata a quella della capitale italiana, infatti secondo questa sarebbe stata fondata da Senio, figlio di Remo, ucciso dal fratello Romolo che fondò Roma. 

È infatti a questa origine leggendaria che si devono le numerose sculture delle lupe che decorano la città. Ma, leggende a parte, il periodo in cui Siena è stata costruita per come la ammiriamo ancora oggi, è quello medievale.

Infatti, la città è caratterizzata da alti e massicci edifici in pietra e mattoni che sembrano gravare su chiunque vi passi accanto. Le strade del centro storico si snodano strette tra i palazzi e regalano la vista di scorci molto suggestivi e spesso capita di imbattersi, in viste incantevoli che costellano la città.  

Il centro aggregativo della città è da sempre Piazza del Campo, celebre in tutto il mondo e originariamente adibita al mercato e che oggi ospita numerosi bar e ristoranti turistici. Ma la piazza è anche un luogo di storia e d’arte infatti vi si trova il Palazzo Pubblico all’interno del quale è allestito il Museo Civico che ospita alcune delle maggiori opere pittoriche di cui si fregia la città come La Maestà di Simone Martini e l’affresco del Buon e Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti.

Per finire, la Torre del Mangia, dalla quale si può guardare dall’alto la città, dove i molti studenti universitari che popolano Siena non possono salire per scaramanzia, o sennò addio Laurea!

Ma il motivo per cui la città è rinomata a livello mondiale è sicuramente il Palio, una competizione tra diciassette Contrade (ovvero quartieri) in cui la città è suddivisa fin dall’epoca medievale.

La competizione da allora è stata tramandata lungo le epoche che ha attraversato, fino a giungere ai giorni nostri; essa solitamente si svolge due volte all’anno, a inizio luglio e metà agosto e si struttura come una gara tra i diversi fantini che guidano i cavalli.  Proprio l’uso di quest’ultimi ha spesso dato adito a polemiche delle fazioni più ambientaliste, le quali ritengono questa tradizione lesiva della dignità dell’animale.

Infatti, nel corso della storia della manifestazione, si sono susseguiti molti episodi in cui la dignità del cavallo non è stata presa in considerazione; ne è un esempio la storia abbastanza recente di Raol, morto successivamente al Palio straordinario dell’ottobre 2018, dopo essere stato vittima di un grave incidente avvenuto durante la corsa; ma sono tantissimi i cavalli che lungo la storia della tradizione sono morti per complicazioni fisiche insorte a causa dello sforzo dovuto alla competizione e sicuramente anche al tipo di suolo che gli animali sono costretti a percorrere che non è quello più adatto al loro zoccolo. 

Ma questa tradizione è per i Senesi molto importante perché li identifica come comunità.

Salendo Via di Città potrete osservare il Duomo, un edificio maestoso e un capolavoro di tecnica artistica di stile gotico. Nella sua costruzione sia dell’interno che dell’esterno dell’edificio fu fondamentale il contributo di Nicola Pisano (1200-1284) e del padre Giovanni Pisano (1250-1315), che si distinse dal padre per il maggior trasporto e coinvolgimento emotivo che trasponeva nelle proprie opere. 

Di fronte al maestoso edificio ha sede il Museo dell’Opera del Duomo che ospita alcune opere molto famose come La Maestà di Duccio di Buoninsegna (1308-1311). Dal punto di vista artistico è assolutamente consigliata anche la Pinacoteca Nazionale.  

Un altro luogo da visitare se ci troviamo in città è la Fortezza medicea, situata all’estremo della città e dalla quale si può ammirare tutta Siena.  Questo luogo ospita nei mesi estivi una Festival culturale dal nome Vivi Fortezza che ha un elenco di eventi settimanali in cui si alternano serate musicali, di danza ma è anche sede di mostre fotografiche; inoltre, il mercoledì mattina non perdetevi il grande mercato settimanale che viene organizzato proprio tra queste mura che prevede la vendita di ogni tipo di bene. 

La città non è solo un cumulo di pietre e massi ma anche la natura ha un ruolo fondamentale. Infatti, sono molti i parchi, anche di piccole dimensioni che costellano la città. Alcuni di questi sono dislocati in centro e fungono da ottima pausa rilassante dopo un faticoso pomeriggio turistico. Questi sono l’Orto dei Tolomei e l’Orto dei Pecci, che nei mesi estivi è abitato da molti animali, tra cui cavalli, asini, ma anche oche e galline. 

Anche le chiese che si trovano nella città sono dei veri e propri capolavori artistici, come la Basilica di San Francesco e quella di San Domenico dove si trova la testa di Santa Caterina, divenuta una reliquia. Alla santa è associata anche la croce presente nelle scalinate del Duomo che afferiscono a Piazza San Giovanni, in cui la leggenda narra che la santa cadde spinta dal diavolo.  

Ciò che non tutti sanno è che Siena detiene anche un primato molto particolare, infatti in Piazza Postierla o dei Quattro Cantoni, a pochi passi da Piazza del Duomo, si trova la finestra più piccola del mondo, se vi trovate nel centro della città medievale perché non andare a vederla! 

Siena è una città che si sviluppa in alto e costringe il visitatore a rivolgere gli occhi verso il cielo, mentre ai lati si alternano bellezze storiche e paesaggistiche.

Chiara Celeste Nardoianni

Vedi anche: Da qualche parte in Italia: un viaggio tra luoghi incantati

Chiara Celeste Nardoianni

Mi chiamo Chiara Celeste Nardoianni, sono toscana ma prima che me lo chiediate, non aspiro la 'c' nella frase "la coca cola con la cannuccia corta corta". Ho il bellissimo difetto di credere nel potere sociale della letteratura e che un buon libro possa essere una chiave di lettura della realtà. Come diceva Gandhi dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.

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