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“Drago della morte”: l’ultima scoperta dal Cretaceo

Appassionati di dinosauri è a voi che parlo. Immaginate di camminare tranquillamente e, all’improvviso, alzare lo sguardo e notare un enorme volatile fluttuare sulla vostra testa. Vi chiederete cosa fare, ma la gigantesca creatura vi copre completamente con la sua ombra e inizia a scendere in picchiata.

Spaventoso vero? Eppure è ciò che poteva succedere se foste vissuti circa 86 milioni di anni fa. Ma di quale animale stiamo parlando?

Sicuramente tutti conosciamo il famoso il T- Rex, protagonista di innumerevoli film o il triceratopo, così simile al moderno rinoceronte. In aggiunta a questi, è stato scoperto un altro rettile preistorico: il “Drago della morte”.

Rinvenuto negli ultimi tempi in Argentina, si tratta di un dinosauro volante che visse nel Cretaceo.

Un mostro dalle dimensioni enormi che solcava i cieli del Sud America.

Con un’apertura alare di 9 metri e ampiezza maggiore di un aereo da combattimento, si classifica come il più grande pterosauro mai scoperto in Sud America.

A ritrovarlo è stato un gruppo di paleontologi dell’Università Nazionale di Cuyo a Medoza. Battezzato con il nome di “Thanatosdrakon amaru”, che rievoca la morte (thanatos) e il drago (drakon).

Dalle parole del capogruppo, Leonardo Ortiz, si intende che è una specie del tutto nuova. Non si conosce nessun altro fossile simile a questo appena ritrovato.

Sembrava appropriato chiamarlo in questo modo. È il drago della morte. Così si è espresso Ortiz dopo la scoperta dell’enorme rettile.

Sembra sensazionale già così, ma c’è di più.

Ulteriori ricerche mostreranno com’erano le abitudini e la vita di questo maestoso animale tanti milioni di anni fa.

Gli pterosauri non sono uccelli o pipistrelli, ma rettili volanti. Questi si sono evoluti dando vita ad una serie di animali che tutt’oggi popolano il nostro mondo. Furono i primi, dopo gli insetti, a volare nonostante il loro enorme peso, grazie alle ossa cave.

Insomma, questo animale, vissuto nel Cretaceo, doveva essere una vera macchina da guerra.

Enorme, spaventoso e alato, si aggirava nei cieli dell’America del Sud pronto a scagliarsi sulla preda.

In attesa di nuove scoperte riguardo quel periodo così lontano da noi, prendiamoci un attimo per ricordare questi maestosi animali che popolavano la terra prima dell’uomo.

Martina Maiorano

Fonte immagine: Focus

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Martina Maiorano

Ciao! Sono Martina Maiorano, classe 1996. Fin da piccola ho avuto due grandi passioni: i libri e il beauty. Frequento Lettere Moderne all’Universitá Federico II e da poco sono entrata nel team de La Testata, pronta ad accettare nuove sfide!
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