Arte & CulturaPrimo Piano

La paura fa novanta, come i modi per festeggiare Halloween

Halloween, Ognissanti, il Dia de Los Muertos.

Chiamatelo come volete, il 31 di Ottobre ha una sola regola: rompere il confine tra i vivi e i morti

Divenuta festa celebratissima e coloratissima, per non dire super macabra, soprattutto negli Stati Uniti, la festa che cade tra l’ultimo giorno di Ottobre e il primo giorno di Novembre ha origini antichissime: risalirebbe, infatti, all’età celtica.

In realtà, nel corso dei secoli il significato base della festa è rimasto inalterato: il suo scopo è quello di far venire meno la barriera che separa il regno dei vivi da quello dei morti.

Ma con i morti, si sa, non si scherza ed ecco perché nel tempo sono nate tante tradizioni che hanno come scopo quello di ingraziarsi i defunti ed evitare che spiriti maligni creino scompiglio e spavento.

E poiché il mondo è bello perché è vario, ci sono tanti modi diversi nel globo di festeggiare Halloween!

Sicuramente la tradizione più apprezzata – soprattutto dai bambini – è quella del “Dolcetto o scherzetto” che permette ai piccoli di fare incetta di dolci e alle industrie dolciarie di fatturare miliardi. 

Sembrerebbe, infatti, che questo sia il periodo in cui vengano venduti i più alti quantitativi di prodotti dolciari.

Ma questo simpatico rito ha origine più profonde, addirittura cristiane: nel giorno di Ognissanti, il 1 Novembre, i primi Cristiani vagavano per i villaggi elemosinando un pezzo di soul cake, un dolce dagli ingredienti tipicamente autunnali, e promettevano una preghiera per i defunti del donatore.

Secondo i primi cultori del cattolicesimo, infatti, le anime restavano per un determinato periodo nel limbo prima di ricevere la definitiva condanna o assoluzione (il Purgatorio, ricordiamo, è un’invenzione dantesca). 

In Romania, terra di vampiri e di aglio, si mantiene una particolare quanto bizzarra usanza: ad Halloween ci si traveste dal famigerato Conte Dracula.

Secondo i più, infatti, il Castello di Bran in Romania altro non sarebbe che la dimora del più efferato imperatore della storia di quel territorio: Vlad III detto l’Impalatore, divenuto dopo la morte  – o meglio, non morte – il Conte Dracula  che Bram Stoker ha magistralmente dipinto nel suo romanzo epistolare. 

Decisamente bizzarra anche la tradizione delle Isole Mauritius che prevede di festeggiare con fiumi di rum bevuti tra le tombe dei defunti.

Ma, come si dice, ognuno affronta la perdita a proprio modo.

L’importante è che, passato Halloween, vi ricordiate di prenotare il dentista per via di tutti i dolcetti mangiati.

Maria Rosaria Corsino 

Leggi anche: Paese che vai, tradizione di Natale che trovi 

Maria Rosaria Corsino

Maria Rosaria Corsino nasce a Napoli il 26 Dicembre 1995 sotto il segno del Capricorno. Laureata in Lettere Moderne, si accinge a diventare filologa. Forse. Redattrice per “La Testata”,capo della sezione di grafica. Amante della letteratura, della musica, dell’arte tutta e del caffè.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button