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Un capezzolo femminile? Ah no, maschile, allarme rientrato!

Un’areola al cui centro c’è un capezzolo.

Parlo di un torso maschile o di un torso femminile?

Di entrambi.

Il capezzolo è una sporgenza di forma cilindrica o conica collocata al centro dell’areola.
Sia negli appartenenti al genere maschile, sia in coloro i quali fanno parte del genere femminile le caratteristiche visive sono proprio queste.
Si tratta di due cerchi concentrici.

Ma allora perché c’è una censura evidente di fronte al capezzolo femminile, mentre quello maschile può vivere wild and free facendosi accarezzare dalla brezza e baciare dal sole?

Cosa rende il capezzolo maschile socialmente accettabile e quello femminile da nascondere assolutamente, senza scappatoia alcuna?

La società. As per usual.

Lo so, lo so. La società è ormai un orco cattivo responsabile di tutti i mali del mondo? Più o meno, dai.

Il torso nudo maschile non sconvolge la società. Può mostrarsi, fiero, in una partita tra amici durante un picnic. Può spalmarsi al sole con i suoi due cerchietti dritti dritti verso i raggi più cocenti.

Il capezzolo femminile invece ha un grosso allarme rosso che lo precede. Vuole fare capolino per allattare un bambino? Vade retro, Satana! Che vergogna queste madri screanzate. Cosa penserebbero i loro bambini dai capezzoli destinati a vivere felici all’aria fresca?

Scappa per sbaglio da un top un po’ scollato? Ma che sfrontatezza! Che donna di facili costumi!

Si mostra volutamente? Preferisco non commentare le reazioni.

Due nodini di pelle. Tali e quali. Nell’uomo e nella donna.

Ma provate a postare un capezzolo su Instagram.
Il social media super judging accompagnerà lo scatto maschile nell’Olimpo degli Esplora. Quello femminile verrà radiato, cancellato e segnalato, con tanto di nota al retrogusto di rimprovero indirizzata a coloro i quali hanno osato postarlo, accompagnata da una poco tacita minaccia di compromissione del profilo.

Vuoi postare parte di un seno di una donna? Tu quoque!
Però sentiti pure libero di postare la stessa parte del corpo di un uomo, tranquillo. Fai pure.

Ma perché accade ciò?
In cosa incide su questo aspetto la società?

La società contemporanea ci ha abituati a vedere il corpo dell’uomo e quello della donna in maniera totalmente differente.
In una società tipicamente patriarcale, il fisico femminile è incredibilmente sessualizzato, poiché lo è in primis la figura della donna. Quello maschile, invece, proprio come l’uomo, non lo è al pari.

Un corpo femminile è un corpo finalizzato allo sguardo maschile, nei più. Che ciò accada implicitamente o meno non lo si può negare. Un corpo maschile è invece un corpo di proprietà di un uomo. Nient’altro.

Per questo motivo, sebbene questi lembi di pelle siano così simili tra loro, diventano veri e propri emblemi, emblemi di cose totalmente differenti.

Un capezzolo femminile sottenderà sempre la sessualizzazione del corpo della donna e farà sempre pensare al seno in quanto parte che suscita desideri reconditi.
Un capezzolo maschile resta invece un capezzolo.

Potrebbe restarlo anche quello femminile? Certo, forse nel 3200.
Intanto attenzione a non mostrarlo sotto le magliette, altrimenti che figura!

Giovanna Iengo

Vedi anche: C’era una volta il reggiseno, poi il no bra l’ha fatto fuori

Giovanna Iengo

Giovanna Iengo, appassionata di serialità televisiva statunitense e di streamer globalizzati. Si affaccia all'intersezionalità nei panni di alleata e prova a scoprire il mondo, tra un approfondimento e un po' di attualità.

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