Arte & Cultura

È opera vostra?

Artista eclettico fuori dagli schemi, amato o odiato senza vie di mezzo, Pablo Picasso è ancora sulla bocca di tutti.

A quarantasette anni dalla morte dell’artista, ripercorriamo insieme le tappe fondamentali della sua arte.

Periodo blu 

Il periodo blu è forse uno dei più noti nella carriera artistica di Picasso, molto probabilmente per il fatto che è in netto contrasto con il cubismo che prenderà vita più tardi.

Questo periodo vede la luce dopo un momento molto buio per Picasso: il suicidio dell’amico Casagemas a causa di una travagliata storia d’amore e il senso di colpa che pervade l’artista per non essere stato vicino all’amico ed impedirgli di premere il grilletto.

Al momento del gesto estremo, infatti, Casagemas era a Parigi città dove appena un anno prima si era trasferito con l’amico Pablo, mentre quest’ultimo era tornato per un breve periodo in Spagna.

Picasso riversa sulla tela tutto il suo dolore e dipinge più e più volte il corpo dell’amico senza risparmiarsi crudi particolari (come ad esempio il foro del proiettile sulla tempia destra).

Oltre all’amico, Picasso dipinge anche la miseria che gli sta intorno e la sua tristezza, che permea tutte le opere di questo periodo.

Il periodo blu durerà circa tre anni, per lasciare poi il posto al periodo rosa.

Periodo rosa 

Questo periodo, che va dal 1905 alla fine del 1906, vede Picasso impegnato nell’utilizzo di colori come il rosa, il rosso il beige e l’ocra.

Queste gradazioni furono utili a descrivere un mondo più idilliaco rispetto a quello rappresentato nel Periodo blu.

All’epoca, Picasso viveva a Parigi e frequentava  “Le lapin rouge”un locale che accettava anche i dipinti come forma di pagamento e al suo interno l’artista aveva modo di osservare il mondo che lo circondava e trasporlo così nelle sue opere.

I soggetti principali di questo Periodo rosa sono soprattutto acrobati, clown e ballerine che non vengono mai rappresentati sul palco mentre adempiono al loro mestiere, ma dietro le quinte in un’atmosfera quasi malinconica che fa da netto contrasto con il loro scopo, cioè quello di far ridere. 

Cubismo analitico 

Secondo un aneddoto, l’inizio per Picasso del periodo cubista sarebbe la conseguenza delle emicranie di cui soffriva l’artista, che lo portavano a vedere le cose scomposte e frammentate.

Il cubismo analitico in realtà vede come suo modello di riferimento Cezanne che Picasso rifiuta e si concentra sulla sintesi volumetrica delle cose influenzato anche dalla scultura africana.

L’opera manifesto di questo periodo è infatti Les demoiselles d’Avignon : la luce è completamente innaturale e i colori utilizzati, quali l’ocra e il grigio hanno lo scopo di rendere il volume.

Cubismo sintetico 

Il cubismo sintetico, invece, sintetizza l’oggetto utilizzando la tecnica del collage.

Infatti, l’opera Natura morta con sedia impagliata è un collage di pittura a olio, tela cerata, carta e corda su tela.

La caratteristica peculiare del cubismo sintetico, è infatti quella di sovrapporre parti distinte di una rappresentazione per permettere di guardare un oggetto da più punti di vista.

Guernica

Non potevamo non citare l’opera più famosa di Pablo Picasso: la Guernica.

Dipinta in soli due mesi ed esposta nel padiglione spagnolo dell’esposizione universale di Parigi, l’opera rappresenta il bombardamento della città di Guernica da parte dei tedeschi nel 1937.

Letto da destra verso sinistra, l’opera è una protesta contro la violenza, la distruzione e la guerra in generale e la gamma di colori utilizzata è molto scarsa: nero, bianco, grigio tranne che per una lampadina gialla, simbolo di speranza.

Si dice che l’Ambasciatore tedesco Otto Abetz, in visita allo studio di Picasso, abbia chiesto guardando la Guernica: “è lei che ha fatto questo orrore, maestro?” e Picasso rispose “No. È opera vostra”.

Maria Rosaria Corsino

Maria Rosaria Corsino nasce a Napoli il 26 Dicembre 1995 sotto il segno del Capricorno. Laureata in Lettere Moderne, si accinge a diventare filologa. Forse. Redattrice per “La Testata”,capo della sezione di grafica. Amante della letteratura, della musica, dell’arte tutta e del caffè.

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