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La salsiccia piace a molti, il friariello piace a tutti

di Alessandra De Paola 

Nell’ambiente casalingo, in qualsiasi pizzeria, per lo street-food c’è una costante: il binomio salsiccia e
friarielli.

Se l’identità della salsiccia è piuttosto nota in tutte le sue varianti, meritano un identikit un po’ più preciso i friarielli.
Tipici della cucina napoletana, al punto che la zona collinare del Vomero assunse l’appellativo di “‘o colle d’e friariell”, sono riconoscibili come derivati delle cime di rapa e conosciuti anche in altre zone con i nomi di “broccoletti”, “rapini” o “friggitelli”.

Queste infiorescenze dal sapore intenso hanno origini umilissime, ma vantano attualmente la presenza in ricette tutt’altro che semplici.
Ne sono esempio gli abbinamenti con calamari, le varianti di muffin salati che si colorano con un tocco di verde e che richiamano la cucina partenopea in modo del tutto diverso dall’ora del tè con i pasticcini, oppure si possono preparare con capperi, acciughe e patate.

Nonostante le avanzate sperimentazioni culinarie, ciò che domina nella preparazione di questi “broccoletti d’inverno” è l’ingrediente della semplicità.
Una piovosa serata di novembre, una cena tra amici o in famiglia, con ospiti alla stessa tavola onnivori e vegetariani, può avere una caratteristica comune che risiede nella preparazione con olio d’oliva dei friarielli.

Per una versione dietetica, gli stessi friarielli possono essere lessati e risultare ugualmente gustosi.
È proprio il caso di affermare che se la salsiccia – in particolare quella di maiale – può piacere a molti, considerando che non gode di consenso unanime a causa di grassi, intolleranze o questioni morali, il friariello può piacere a tutti.

Questo semplice componente, tipo del “menù della nonna” può diventare un anello di congiunzione. Non c’è una sola vetrina nella zona del napoletano che non esponga accanto alle classiche porzioni di panino napoletano, pizza a portafoglio, “sasicc ‘e friariell” da tenere a portata di mano.
Intanto in una qualsiasi domenica, anche una fetta di pane con un letto di friarielli trasudanti olio di cottura e sui quali adagiare pezzi di salsiccia, può diventare un ottimo (anti)pasto su cui affondare i denti.

Attenzione però: non pulitevi i bordi della bocca con il dorso della mano che mammà si arrabbia!

Alessandra De Paola

Ciao! Mi chiamo Alessandra De Paola e sono nata il 25 gennaio 1996, sono dell'Acquario e vi risparmio la fatica di fare calcoli: ho 24 anni mentre vi scrivo. Studio Lettere Moderne e sono redattrice per la Testata Magazine, mi piace indagare vari aspetti della vita così da trovare le mie inclinazioni. Ne ho contate 62, nessuna legata a quella precedente.
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