“L’amore rende felici, non rompe le costole”
di Martina Casentini Vorrei tanto che a scrivere questo articolo fosse un uomo. Non perché denigro le donne. Non
Leggi il seguitodi Martina Casentini Vorrei tanto che a scrivere questo articolo fosse un uomo. Non perché denigro le donne. Non
Leggi il seguitodi Francesco Ferdinando Veneruso La mente di un assassino funziona davvero in modo deviato, o diverso dal normale? Il male è qualcosa di innato, o sono le vicissitudini della vita, a generare in persone apparentemente equilibrate, deviazioni mentali che agli occhi degli altri appaiono in quanto tali, ma che nella mente afflitta da tali sofferenze, sono in realtà le normali conseguenze di un lucido, seppur drastico ed esasperato, ragionamento logico. Solo inoltrandosi nella mente di un assassino, di un presunto “folle”, si potrà comprendere il ragionamento logico che lo ha condotto fino a compiere un tale gesto. Proviamo a entrare nella mente di uno dei più famosi assassini della storia: Mark Chapman si dimostra sin da piccolo un ragazzo particolare.
Leggi il seguitodi Pietro Damiano “L’assassino non deve suonare”: Bertrand Cantat costretto ad annullare i suoi concerti. (Rolling Stone 13/03/2018) “Invitarlo
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