Il Ponte di Minturno: capolavoro ingegneristico borbonico sul Fiume Garigliano

Vicino all’antica Minturnae nel 1828 il Re Francesco I di Borbone commissionò un ponte sul fiume Garigliano.
Progettato dall’ingegnere Luigi Giura, Il Ponte di Minturno rappresentò il primo ponte sospeso in ferro d’Italia e tra i primi dell’Europa continentale.
Oggi, dopo un periodo di restauro, continua a raccontare il periodo di innovazione ingegneristica e ambizione politica vissuto dal Sud Italia durante la reggenza dei Borbone.
Il Ponte di Minturno – sospeso in ferro, con catene lunghe 129,50 m e supportate da quattro colonne alte 7 m con un diametro di 2,50 m – figura come il primo ponte sospeso in Italia e il secondo in Europa, dopo i modelli britannici. Ed è proprio in Inghilterra, Francia e Germania che l’incaricato della realizzazione dell’opera, Luigi Giura, studiò e completò il progetto del ponte: i lavori durarono circa quattro anni.
Non poche furono le critiche, soprattutto da parte del governo inglese, che sulla rivista “The Illustrated London News” ribadí i suoi dubbi sulle capacità progettuali e costruttive dei napoletani. Il re Ferdinando II (succeduto al padre) «difese a spada tratta la sua opera gioiello […] dicendo: “Lassate fa’ ‘o guaglione”». (Da Forse non tutti sanno che… di Brunella Bassetti)
“Poliedrico ed insigne esempio della modernità del governo borbonico dal punto di vista ingegneristico, architettonico e artistico (con le colonne egittizzanti e le sfingi, testimonianza dell’egittomania correlata ai primi scavi in Egitto), è anche un prodotto della politica industriale del Regno delle Due Sicilie (le parti in ferro del Ponte, in particolare le catene a maglie, furono realizzate nella ferriera Filangieri di Candida, installata nel 1824 da Carlo Filangieri di Satriano nella sua proprietà di Razzona di Cardinale)”, così come leggiamo sul sito de La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone e Latina.
Il successo del Ponte di Minturno fu dovuto anche all’ottimo acciaio prodotto a Mongiana in provincia di Vibo Valentia, vanto dell’industria siderurgica borbonica, e attualmente sotto il polo museale Mufar, Museo Fabbrica d’Armi.
L’opera – costruita per garantire un attraversamento diretto del fiume, sostituendo l’antica scafa (barcone fluviale collegato ad una corda tra le due sponde) – venne inaugurata il 10 maggio 1832 alla presenza del vescovo di Gaeta e del re Ferdinando II: la leggenda narra che per dimostrare la solidità dell’opera, il re la attraversò con il seguito reale.
Il Ponte Real Ferdinando sul Garigliano, questa la denominazione completa del Ponte di Minturno, sorse in prossimità di un ben più antico ponte di origine romana di cui ora restano alcune tracce; il ponte di epoca borbonica è divenuto un erede funzionale di quello di epoca romana, costruito un poco più a monte. Entrambi servivano lo stesso scopo: facilitare l’attraversamento del fiume Garigliano lungo una grande direttrice stradale, anticamente la Via Appia, più tardi la Strada Regia Borbonica (che seguiva un tracciato simile), collegamento tra il Lazio, la Campania e la Lucania.
Nel 1943 venne minato e distrutto dai tedeschi durante la ritirata lungo la linea Gustav o “linea invernale”, una linea difensiva voluta da Adolf Hitler durante la campagna d’Italia nella II Guerra Mondiale. Durante l’attacco il Ponte di Minturno venne gravemente danneggiato, ma restarono in piedi i piloni e le fondamenta.
Nel 1998 venne restaurato ed oggi è nuovamente fruibile con accesso pedonale. L’area negli anni ha subito numerosi interventi di messa in sicurezza e grandi investimenti: il ponte ora è custodito all’interno del Parco Archeologico di Minturnae, “ove proprio i Borbone avevano dato inizio, alla fine del XVIII secolo, agli scavi archeologici che arricchirono, con statue ed epigrafi, le collezioni reali”, dove è possibile osservare alcune testimonianze storiche risalenti al periodo romano.
INFO:
• Indirizzo: Via Ferdinando II di Borbone, 04026, Minturno
• Ingresso gratuito
• Orario di visita: la prima e la terza domenica del mese dalle 10.00 alle 13.00;
Per informazioni e per eventuali aperture straordinarie contattare il Comitato Luigi Giura al numero 0771 614 441
• Pagina Facebook: https://www.facebook.com/ponterealferdinando/
• Per approfondimenti visitare il sito Comitato Luigi Giura
Antonietta Della Femina
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