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Cos’è la paralisi del sonno e come si manifesta?

Tra il sonno e la veglia talvolta si sperimentano sintomi che scatenano una forte ansia. Parliamo del caso in cui ci si sente immobilizzati e impossibilitati ad emettere suoni, pur restando coscienti.

Se in aggiunta ti dicessi che potrebbero verificarsi anche allucinazioni alquanto spaventose? Sto parlando della paralisi del sonno.

  • Cos’è la paralisi del sonno?

La paralisi del sonno è un fenomeno di dissociazione durante il quale il corpo non risponde ai movimenti. Questo stato di paralisi può durare per pochi secondi o minuti, dando la vera impressione di sentirsi imprigionati.

Questo disturbo dà alla nascita dubbi continui su quale fase del nostro sonno si può presentare. Per conoscere la risposta è opportuno fare chiarezza sulle due fasi che compongono il sonno:

  1. Fase REM
  2. Fase nonREM

La fase REM è quella in cui gli occhi si muovono rapidamente e sogniamo. In questa fase i muscoli sono atonici e paralizzati. Solitamente precede il risveglio, differentemente dalla fase nonREM.
La fase nonREM è rigenerativa per il corpo. Infatti, ricopre il momento in cui sprofondiamo nel sonno più profondo.

Entrambe le fasi si alternano dalle 4 alle 6 volte nel corso della notte.
Si verifica in primis la fase nonREM che dura circa 70/90 minuti, poi la fase REM in cui si inizia a sognare per circa 15 minuti. 

  • Cos’avviene durante la paralisi del sonno?

Si presenta un’alterazione delle due fasi: durante la fase REM si viene colpiti da una paralisi che tocca tutti i muscoli tranne quelli oculari. È come se la fase che precede il risveglio (REM) non coincide con il momento in cui i muscoli riprendono tono. Quindi, diventa impossibile muoversi e il corpo resta pietrificato.

I casi in cui la paralisi del sonno si può manifestare sono molteplici.
Questo disturbo non si limita all’immobilità muscolare. Talvolta i sintomi possono essere simili a quelli di un attacco di panico:

  • Soffocamento
  • Batticuore
  • Stordimento
  • Sudorazione
  • Nausea

Nel peggiore dei casi anche le allucinazioni possono essere un indice del disturbo. È così che si percepiscono strani rumori, sussurri, voci e visioni angoscianti (anche immagini demoniache).
L’artefice che elabora tali suggestioni è il nostro inconscio, in preda all’ansia e alla paura. 

È stata appena citata una parola che può rimandare a una delle possibili cause della paralisi del sonno, ovvero l’ansia.

  • Quali sono le cause della paralisi del sonno?

Sebbene non sia stata individuata una causa specifica e certa, alcuni studi hanno tenuto in considerazione diversi fattori sconvenienti.
Elenchiamone qualcuno:

  1. Disturbi d’ansia
  2. Scarsa qualità/quantità del sonno
  3. Stress
  4. Assunzione di alcool, droghe e farmaci che modificano la percentuale di sonno NREM/REM

Alcuni studiosi non escludono che possa esserci una componente genetica, anche se è una tesi ancora poco discussa. 

  • È possibile prevenire e curare la paralisi del sonno?

No, non si possono prevenire se si continua ad adottare uno stile di vita sregolare. Infatti, è consigliato mantenere un ritmo sonno-veglia regolare, preferibilmente andando a letto tutte le sere circa alla stessa ora.
Inoltre, anche la salute mentale dovrà disintossicarsi dai pensieri stressanti che sovraccaricano il nostro cervello. 

Spesso è utile ricorrere anche alla terapia posizionale per evitare il decubito supino, che è la posizione in cui maggiormente si verifica la paralisi.
Se invece la paralisi del sonno è dovuta dalla narcolessia, gli esperti dovranno indicare una terapia antidepressiva.
Dunque, non è possibile giungere ad un’unica cura poiché i casi e le cause sono davvero tante per poter fare di tutta l’erba un fascio.
Senza entrare nel dettaglio, non resta che curare l’igiene del nostro sonno.

Alessandra Lima

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Alessandra Lima

Sono Alessandra, classe 2001 e studentessa di lettere moderne all’Università di Napoli “Federico II”. Mi interessano la letteratura, l’arte e la fotografia, da cui quasi sempre traggo ispirazione per la scrittura che è, a sua volta, una mia passione. Rendo la penna un tramite per lasciare a chi mi legge la possibilità di comunicare col mio mondo interiore e i miei interessi.
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