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Storia di Elisabetta I Tudor regina d’Inghilterra 

Elisabetta I d’Inghilterra, della dinastia Tudor, fu una celebre sovrana, che ha segnato positivamente la storia inglese.

Nata nel 1533 a Greenwich era figlia del re Enrico VIII e della sua seconda moglie Anna Bolena, fin dalla tenera età si distinse per la sua intelligenza, logica e propensione allo studio.

La sua infanzia, segnata dalla morte della madre decapitata su ordine del padre, non fu semplice e insieme alla sorellastra Maria crebbe in esilio e lontana dalla corte fino al 1540 circa e fu ammessa nella linea di successione al trono britannico solo nel 1544, dopo il fratellastro Edoardo e Maria.

A seguito della morte prematura di Edoardo, toccò a Maria di fede cattolica, ricevere la corona, ma il suo regno fu breve, caratterizzato da eccessi, da una fallimentare politica economica che dilaniò le finanze del regno e in particolare dalle persecuzioni contro i protestanti, che le valsero il titolo di Maria la sanguinaria. Quando la sorella morì Elisabetta, di fede protestante, fatta incarcerare da Maria nella Torre di Londra, ottenne il trono all’età di 26 anni, che conserverà fino alla sua morte nel 1603, dando vita all’epoca elisabettiana. 

Durante il suo regno, durato 44 anni dal gennaio 1559 quando venne incoronata, dovette affrontare notevoli avversità e congiure, sintomo di un’epoca in cui erano in corso notevoli cambiamenti economici, culturali e sociali.

Una delle sfide più ardue fu sicuramente quella religiosa a cui Elisabetta fin dal principio dovette far fronte, prediligendo la fede protestante ma concedendo anche libertà di culto, emanò nel 1559 L’Atto di Uniformità e allontanò le pretese di controllo della chiesa cattolica dichiarandosi Supremo Governatore della chiesa d’Inghilterra.

Dal punto di vista economico Elisabetta ereditò un regno con finanze dissestate che rimise in sesto con una lungimirante politica, sostenendo lo sviluppo agricolo ma anche le piccole attività artigianali e manifatturiere, fu in questo periodo che la produzione di tessuti ebbe un notevole sviluppo e anche i commerci internazionali ebbero un forte incremento, espandendosi sia verso l’America del Nord, dove fu creata la colonia della Virginia, sia verso Oriente.

Fu nel 1600 che venne creata la Compagnia delle Indie che decretò il predominio britannico sui paesi Orientali. Importante fu anche il sostegno che la regina diede alla pirateria che le consentì di far affluire in Inghilterra considerevoli quantità di materiali preziosi, frutto delle incursioni nelle colonie degli Spagnoli, da sempre acerrimi nemici dell’Inghilterra e dagli attacchi alle navi Spagnole. L’aiuto degli esperti corsari, il più intraprendente dei quali fu di certo Francis Drake, fu fondamentale anche per sconfiggere più volte la potente flotta spagnola, che costituì spesso un pericolo per il regno di Elisabetta.

Elisabetta I decise di non sposarsi, dichiarando di voler dedicare la sua vita all’Inghilterra e di essere sposata con essa. Divenne ben presto un modello rivoluzionario di forza e indipendenza, evidente anche con i gioielli e i vestiti che decise di indossare particolarmente ricchi, colorati ed elaborati, in un’epoca in cui alle donne erano imposti vesti semplici dai colori scuri. 

Nel tempo in cui regnò l’Inghilterra conobbe anche una notevole fioritura delle arti e della letteratura, fu mecenate di artisti e contribuì alla nascita di teatri e compagnie teatrali, ponendo il regno britannico alla pari degli altri paesi d’Europa, percorsi da un forte fermento culturale con l’inizio del rinascimento. Tra i principali artisti attivi nell’epoca elisabettiana è da ricordare William Shakespeare. 

Beatrice Gargiulo

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Beatrice Gargiulo

M. Beatrice Gargiulo, studentessa di archeologia, ama l’arte, la storia e dedicare il tempo libero alla lettura.
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