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AI Festival di WMF: a Milano il ponte verso il futuro dell’Intelligenza Artificiale 

Il 14 e 15 febbraio 2024, il panorama dell’Intelligenza Artificiale (AI) ha trovato una nuova capitale: Milano.

Grazie all’AI Festival, ospitato presso l’Allianz MiCo, la città si è trasformata in un epicentro di innovazione, conoscenza e dibattito sul futuro dell’AI e le sue applicazioni nel mondo del lavoro, del sociale e della cultura.

Organizzato da Search On Media Group e WMF – We Make Future, l’evento è stato un’occasione unica per professionisti, aziende, startup, stakeholder e istituzioni di immergersi nelle potenzialità e nelle sfide poste dall’intelligenza artificiale.

L’AI Festival non è stato solo un evento di networking, ma un vero e proprio hub di formazione e ispirazione: infatti, con 10 sale formative e una Sala Plenaria, ha offerto a più di 100 speaker italiani e internazionali la possibilità di analizzare l’Intelligenza Artificiale sotto molteplici aspetti: dalle applicazioni pratiche alle implicazioni etiche, passando per le visioni di futuro e le prospettive di sviluppo. 

Questa pluralità di contenuti ha reso l’AI Festival un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere a fondo l’impatto dell’AI sul mondo in cui viviamo.

Tra gli aspetti più significativi dell’evento, la creazione di nuove connessioni e l’apertura verso inedite opportunità di business e networking hanno giocato un ruolo chiave: in un’epoca in cui l’Intelligenza Artificiale sta ridefinendo i confini del possibile, l’AI Festival ha agito come catalizzatore di idee, progetti e collaborazioni, dimostrando come la tecnologia possa essere un motore di crescita e innovazione.

Questa prima edizione di AI Festival parla a chi vuole conoscere e comprendere tutte le sfumature e le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale. Abbiamo infatti costruito un programma di iniziative al suo interno che permette un’esplorazione a 360°, a partire dalla formazione, per noi fondamentale per la penetrazione corretta e sostenibile di questa tecnologia nella nostra società.

Ha definito così la prima edizione dell’AI Festival Cosmano Lombardo, Founder e CEO di Search On Media Group e ideatore di AI Festival e WMF che ha ribadito la natura dell’evento che non serve solo agli addetti ai lavori per fare networking ma per introdurre tutti, ma proprio tutti, al magico mondo dell’AI, anche grazie a interventi di prestigio.

Tra i vari interventi, quello di Garry Kasparov, ospite d’eccezione dell’evento, ha rappresentato uno dei momenti più attesi e simbolici dell’AI Festival: l’ex campione mondiale di scacchi, nonché noto attivista per i diritti umani e la democrazia, ha condiviso la sua visione sull’intelligenza artificiale, unendo la sua esperienza personale a un’analisi profonda delle potenzialità e dei rischi associati a questa tecnologia. La sua presenza ha sottolineato l’importanza di un approccio critico e consapevole verso l’AI, evidenziando come il dibattito su questi temi sia fondamentale per guidare lo sviluppo tecnologico in direzioni positive e eticamente sostenibili.

Il sostegno di partner di alto profilo come ESA, Intel, CINECA e l’Università Bocconi ha ulteriormente arricchito l’evento, confermando l’AI Festival come un appuntamento imperdibile per chi opera nel settore dell’Intelligenza Artificiale e hanno fatto sì che l’evento fosse molto più di una semplice fiera di settore: è stato un punto di incontro per visionari, un laboratorio di idee e un acceleratore per il futuro dell’Intelligenza Artificiale;  la partecipazione di speaker e aziende di livello mondiale ha sottolineato l’importanza internazionale dell’evento, posizionandolo come un faro di conoscenza e ispirazione nel campo dell’AI a livello globale.

L’AI Festival di Milano è stato un momento cruciale per riflettere sulle potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, sui suoi impatti e sulle responsabilità che ne derivano, oltre le semplici implicazioni lavorative e produttive essendo sempre più rilevante come fenomeno culturale, sociale e politico.

Antonio Alaia

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Antonio Alaia

Antonio Alaia, o semplicemente ALAIA, nasce contro la sua volontà intorno al 1998. Da allora si trascina tra licei, università e uffici in attesa della fine; nel frattempo scrive di cinema, sociale, politica e tutto ciò che ritiene sia interessante e che possa avere anche il minimo impatto sulla società che lo circonda.
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