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Dominique Fortier, Le ombre bianche: Emily Dickinson

Dominique Fortier, scrittrice e traduttrice canadese, con Ombre Bianche firmato Alter Ego (edizioni collana Specchi) e tradotto da Camilla Diez, parla della misteriosa poetessa di Amherst Emily Dickinson. Non si tratta della solita biografia, è qualcosa di più.

“Sebbene basati su persone reali, i personaggi di questo romanzo sono prevalentemente essere fittizi, dei quali ho voluto immaginare le azioni, le parole e i sentimenti. Spero mi perdoneranno per le libertà che mi sono presa rispetto alla storia ‘ufficiale’ della pubblicazione delle poesie di Emily Dickinson, di cui, d’altro canto, ho rispettato le tappe più importanti”. 

Scritto durante la pandemia 2020 ha un ‘cast’ tutto femminile, eccetto per Austin, fratello di Emily. 

Di solito i romanzi cominciano dall’inizio, invece, qui si parte dalla morte di Emily, dal suo funerale. 

Noi lettori assistiamo al lutto che affligge la famiglia Dickinson, in particolare la sorella Lavinia, colei che infrangerà la volontà della sorella di bruciare tutte le poesie. 

Vediamo Lavinia stendersi sul letto della sorella defunta come se cercasse di sentirla vicina. 

La particolarità di questo romanzo fiction è che i personaggi sono tutti femminili, sentiamo i loro pensieri e come reagiscono alla morte di Emily. La cercano in casa e nelle loro poesie. 

L’unica persona capace di decifrare le sue poesie è Millicent, la figlia dell’amante di Austin. 

“Quelle poesie sono ombre bianche, testi intessuti nei silenzi tra le parole, sono una casa fatta di finestre”

Tutti venerano il Castello dei Dickinson, vorrebbero far parte della loro misteriosa famiglia, specialmente Mabel, l’amante di Austin.

“Il lutto la abita come un amore, che la brucia e la devasta”.

Il lutto di Emily devasta, fa crollare la famiglia, provano a fare i conti con la sua assenza e con la sua presenza. 

Le ombre bianche è un libro che ci fa entrare come ha detto l’autrice con l’immaginazione nelle azioni, le parole e i sentimenti dei ‘sopravvissuti’ al lutto della loro poetessa misteriosa, inscatolata in una stanza.  

“La stanza è piena della sua assenza”.

Il lutto governa l’esistenza dei Dickinson, la poetessa “più misteriosa di sempre”. 

Emily parlava della morte nelle sue poesie, un tema costante nei suoi versi. 

Nelle ombre bianche della Fortier, è il lutto, l’assenza che è a capo della vita di questi personaggi: Lavinia, Susan, Millicent e Mabel. 

Questo romanzo-fiction è una “dedica” alle sopravvissute, alle donne che hanno vissuto e conosciuto la poetessa misteriosa e cupa che, con la sua morte diventa “il più vivo dei fantasmi”.   

Emilia Pietropaolo

Leggi anche: Emily Dickinson: la poetessa più misteriosa di sempre

Immagine dalla casa editrice Alter Ego

Emilia Pietropaolo

Emilia Pietropaolo, laureata in Lettere moderne, attualmente si sta specializzando in Filologia Moderna alla Federico II. Ama da sempre la letteratura slava e quella balcanica. Collabora con le case editrici, scrive per Bibliovorax e per il foglio letterario. Collabora con le case editrici, scrive per Bibliovorax e per il foglio letterario. Ama mangiare e parlare di Fedya M. Dostoevskij.
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