Primo PianoSociale

Niente Tari per chi adotta al canile ad Alberobello

Sin da piccola sono stata circondata da animali, non ricordo un solo momento della mia vita in cui non fossi “accerchiata” da cani, gatti, tartarughe, pappagalli, volpi, cinghiali, ricci e persino tassi: questo è uno dei lussi di chi come me abita in campagna, lontana dallo stress della città.

Casa dei miei genitori è sempre stato ostello per animali abbandonati o per animali feriti trovati lungo la strada: recentemente abbiamo trovato davanti al portone di casa un gattino di appena 30 giorni; dopo le dovute analisi, essendo un randagio, il veterinario ci ha informato e prenotato un’operazione per il mese di settembre per un’ernia vicino ad una zampina. 

Potrà sembrare stupido ai più, ma negli occhi di questa piccola gattina qualcosa è cambiato da quando riceve le attenzioni e l’amore da parte nostra e di tutta la mia grande famiglia; adesso la sua è un’espressione serena, “spensierata”. 

Sul territorio comunale dove abito sono tante le persone, gli angeli, che si occupano della salvaguardia di ogni specie animale; in passato era attivo anche un canile ma nel corso degli anni per carenza di fondi è stato chiuso. 

Una vera sconfitta per i tanti privati che svolgevano il ruolo di volontari, per tutti coloro i quali facevano raccolte di beni alimentari e coperte per i piccoli orfanelli a quattro zampe; una vera sconfitta, anche e soprattutto, per un’istituzione statale che dovrebbe garantire il benessere di tutti. È ben che risaputo, ahinoi, che gli ultimi sono sempre bistrattati dalla politica e dalla società… 

Fortunatamente, seppur con l’amaro in bocca per la mia piccola cittadina, guardandomi attorno ho trovato tante piccole realtà anche a livello comunale e/o regionale che lavorano attivamente: l’ultima notizia che ho al riguardo è l’iniziativa presentata al comune di Alberobello in Puglia. Il consiglio comunale della cittadina dei Trulli – patrimonio UNESCO ha deciso di prevedere l’esenzione della tari (tassa sui rifiuti) per tutti i cittadini che decideranno a partire dall’estate 2023 di adottare dal canile comunale. Una splendida idea quella dell’amministrazione del sindaco Francesco De Carlo: “L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di aiutare le famiglie a risparmiare e di introdurre un nuovo componente in famiglia, incentivando così anche lo sfollamento dei canili. Il senso del provvedimento è quello di offrire una disponibilità economica alle famiglie che risparmieranno il denaro della tassa e potranno contare su maggiori risorse.”

Una prova pilota proprio a cavallo del periodo che vede un tasso di abbandono molto alto: “Le punte massime di animali abbandonati si registrano nel periodo estivo (25-30%), quando la partenza per le vacanze pone il problema della presenza di un quattro zampe.”

Questo è quanto si evince dal sito LAV.

Il tentativo di far avvicinare i cittadini al mondo animale “sfruttando” la sempre più problematica situazione economica di tutti i cittadini italiani è una trovata geniale; l’unico dubbio che mi assale è se in seguito all’adozione saranno eseguiti controlli periodici presso le famiglie interessate o se finiremo per avere il solito atteggiamento da italiano medio così come il covid ci ha insegnato (non so a voi, ma a me durante la quarantena è capitato di vedere in giro a spasso con il proprio cane persone in grado di far seccare anche una piantina grassa). 

Un plauso ad un’amministrazione che si è mostrata sensibile alle problematiche di tutti, pelosi e non…

Adottate e mi raccomando, non abbandonate chi vi ama.

Antonietta Della Femina

Leggi anche: Non abbandonateli, ma amateli

Antonietta Della Femina

Classe ’95; laureata in scienze giuridiche, è giornalista pubblicista. Ha imparato prima a leggere e scrivere e poi a parlare. Alcuni i riconoscimenti e le pubblicazioni, anche internazionali. Ripete a sé e al mondo: “meglio un uccello libero, che un re prigioniero”. L’arte è la sua fuga dal mondo.
Back to top button