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Il ritorno di Gianluca Grignani a Sanremo, con Quando ti manca il fiato

Immaginiamo la vita del cantante milanese come un’altalena, sospesa tra sogni e tanta volontà di produrre musica. Purtroppo, diversi sono stati i momenti in cui a dondolare la stessa sono state le tante fragilità, incanalando l’artista verso sentieri caratterizzati da oscurità e solitudine.

La fragilità non è sempre un bene ma non è mai troppo tardi per cercare di dosare ciò che è indice – sostanzialmente – della nostra sensibilità e del senso di inadeguatezza nei confronti del mondo in cui ci troviamo.


Ed è così che Gianluca Grignani, nato il 7 aprile del 1972, dopo diversi anni è ritornato sul palco dell’Ariston con la canzone Quando ti manca il fiato, in cui racconta il proprio complesso rapporto col padre con l’annessa consapevolezza del concetto di morte, lasciando trasparire tanta sofferenza dovuta da “un vuoto d’amore”, come riporta il cantante.

Questa non è la prima volta in cui Gianluca Grignani marca il palco dell’Ariston, infatti, soltanto nel 1994 lo stesso palco funse da trampolino di lancio per il cantautore, il quale esordì con il singolo Destinazione paradiso partecipando a Sanremo giovani.


Prima di allora, Gianluca Grignani impegnava le proprie giornate in diverse attività, svolgendo diversi lavori: tra cui quello di muratore, di commesso, di cameriere… finendo ad esibirsi di sera in pub e pizzerie cantando e suonando la propria musica.


Fu la casa discografica Polygram ad aprirgli le porte nel 1994 riuscendo, successivamente alla partecipazione a Sanremo giovani, di condurlo in gara nella categoria Big nel 1995, raggiungendo il sesto posto con Destinazione paradiso.

Con lo stesso titolo, chiamò il suo primo album, di cui furono vendute 700 mila copie in Italia e circa un milione nel resto del mondo.

Il successo travolse il cantante in una situazione completamente nuova che non ha mai seguito un andamento lineare, dal momento che la carriera di Gianluca Grignani conosce periodi di buio, nei quali preferiva non dare notizie di lui stesso a causa delle dipendenze da alcol e droga di cui è stato vittima.


Nel 2022 ne ha parlato in un monologo a Le Iene, smascherandosi e mettendosi a nudo dinanzi alle accuse e ai pregiudizi che ha dovuto sopportare sul suo conto: «La bottiglia di vodka volteggia nella mia mano lungo il soppalco della villa che si affaccia sulla collina di vigneti. Indosso una vestaglia blu. La sostanza è nascosta sapientemente in bagno: ogni tanto la vado a trovare, per non cedere a qualcosa che neanche io so cosa è. L’alcol non fa effetto, non mi calma. Sono solo».

Aggiungendo, poi: «Il mio cervello srotola immagini e pensieri in quest’ordine: padre, madre, figli, lavoro, amici. Mi sento cadere, ma il mio corpo è ancora lì. Fermo. Immobile».

Ad oggi, la notizia che ci giunge e che ci consente – a sua volta – di trarne piacere è la dichiarazione ammessa da lui stesso di essere astemio e di cercare di portare avanti quel tentativo di ripresa della sua vita in modo da padroneggiare la sua musica, con maggiore stabilità e con la consapevolezza di come possa tramite le sue canzoni esprimere la versione più intima di sé stesso, lasciando a chi l’ascolta la possibilità di rispecchiarsi o cogliere e percepire la sua natura, abbattendo ogni forma di pregiudizio.
Ricordiamo un’intervista che gli fu fatta poco dopo la pubblicazione del suo primo album, in cui Gianluca Grignani canta una strofa di Primo treno per Marte, e durante l’esibizione gli venne posta la domanda: «Se questo treno esistesse davvero, cosa ti aspetteresti di trovare su Marte?».


A ciò l’artista rispose con aria titubante dicendo di non saperlo, infondo è in questo modo che lui scrive: usando la fantasia, l’immaginazione e pensando alla probabilità di potersi trovare in una situazione di smarrimento simile, paragonando il fatto di vedere nell’universo fuori ciò che possiede dentro di sé, ritenendo che dentro di sé c’è di più di quello che c’è fuori.

Da Primo treno per Marte:

“Io sono in viaggio
Anche dentro di me
E se fuori è universo
È l’immenso in me” …

Sperando, a distanza di tanti anni dall’uscita di questo singolo, che il suo viaggio verso la riscoperta di sé stesso abbia avuto inizio.

Alessandra Lima

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Alessandra Lima

Sono Alessandra, classe 2001 e studentessa di lettere moderne all’Università di Napoli “Federico II”. Mi interessano la letteratura, l’arte e la fotografia, da cui quasi sempre traggo ispirazione per la scrittura che è, a sua volta, una mia passione. Rendo la penna un tramite per lasciare a chi mi legge la possibilità di comunicare col mio mondo interiore e i miei interessi.
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