Cinema e StreamingPrimo Piano

Il potere di un nastro rosso intrecciato chiamato Musubi

La cultura giapponese conserva tante credenze che affascinano chiunque abbia modo di immergersi, lasciandosi trasportare dalla magia che generano all’ascolto o alla lettura. Talvolta, queste diventano celebri a tal punto da diventare oggetto di trama per molti film o anime. È il caso di Your Name.

Probabilmente, non sarà capitato a chiunque di ascoltare la parola su cui ci concentreremo, ossia Musubi 結ぶ, ma sarà capitato di viverne il significato.

“Musubi è il vecchio modo di chiamare il dio locale, questa parola ha un significato profondo: legare i fili è Musubi, la connessione tra le persone è Musubi; il flusso del tempo è Musubi. Tutti questi sono i poteri del dio quindi le corde intrecciate che noi creiamo sono le arti del dio e rappresentano il flusso del tempo stesso. Convergono e prendono forma, si torciono, si aggrovigliano. Talvolta si sbrogliano, talvolta si rompono per poi riconnettersi. Musubi, annodamento: questo è il tempo”.

Vorrei iniziare menzionando questa citazione tratta da Your Name, un film d’animazione giapponese, la cui trama ruota intorno alla storia di due ragazzi liceali, Mitsuha e Taki che coinvolti tra sogno e realtà si ritrovano a vivere l’uno nel corpo dell’altro oscillando tra due dimensioni geografiche e culturali opposte, in quanto Mitsuha vive ad Itomori, un paesino sulle sponde di un lago, immerso nelle campagne del Giappone in cui il tempo viene battuto da riti religiosi anziché da grandi attrattive e divertimenti per i giovani; mentre Taki vive a Tokyo ed è un ragazzo di città.

I protagonisti, illudendosi, hanno considerato lo scambio a cui sono stati sottoposti frutto di un sogno, poiché è bastata una notte affinché le loro vite si incrociassero, ma saranno costretti a scontrarsi presto con la realtà delle cose che li travolge. Questa sarà una situazione che li accompagnerà fino al loro successivo risveglio.

La narrazione è scatenata dalla predestinazione e dalla ricerca dell’anima gemella, che diventano concetti possibili. Infatti è nota la presenza di elementi realistici che incontrano oggetti dal potere mistico dato che il loro scambio di corpi è connesso essenzialmente al loro essere l’uno l’anima gemella dell’altro.

Da questa breve introduzione possiamo cogliere la centralità che il destino assume in questa storia. Si tratta di due anime che al di là del tempo e dello spazio, riescono ad intrecciarsi perché legati da un nastro di colore rosso, volto a simboleggiare la loro predestinata unione.

Sarà proprio questo Musubi?

Scandendo questa parola per analizzarne i caratteri, vedremo che è composta da Musu-Hi (産霊), di cui il primo sta a “nascere”, invece Hi, è a sua volta il kanji che indica lo Spirito.
Si tratta della creazione di un legame, la cui nascita avviene con lo spirito.

Per quanto la leggenda voglia farci credere che l’origine di questo legame sia da ricondurre alle corde stesse, le quali annodandosi hanno dato vita ad un’unione indistruttibile, questo potrebbe anche derivare dalla creazione di un posto che consenta alle persone di legarsi tramite la condivisione di esperienze e la piena libertà di potersi mostrare nella loro totalità per quello che sono, senza alcun timore.

Nella sua etimologia, Musubi si riferisce anche ad un legame magico, infatti vi sono posti sacri e Buddha che ne agevolano la creazione.
Secondo la religione shintoista, questo termine indica l’energia primordiale che unisce tutta la materia, la compone e la alimenta in un divenire continuo, invisibile ma sempre presente.

La sua persistente presenza è rappresentata anche nel film dal nastro rosso di Mitsuha, intrecciato personalmente dalla protagonista e carico di magia per poter creare un legame così potente da mantenerlo anche in seguito alla sua morte.

La donazione del suo nastro a Taki simboleggia la consegna di una parte di sé stessa nelle sue mani, stabilendo un contatto con lui che non è stato spezzato poiché i due ragazzi sono destinati a stare insieme.

Oppressi dalla sensazione di essere sempre alla ricerca di qualcosa o di qualcuno,la magia del fato ha permesso loro di incontrarsi senza aver smesso mai di cercarsi.
Questo è il Musubi.

Alessandra Lima

Illustrazione di Alice Gallosi

Leggi anche: Amélie: il favoloso mondo che svela il segreto della felicità

Alessandra Lima

Sono Alessandra, classe 2001 e studentessa di lettere moderne all’Università di Napoli “Federico II”. Mi interessano la letteratura, l’arte e la fotografia, da cui quasi sempre traggo ispirazione per la scrittura che è, a sua volta, una mia passione. Rendo la penna un tramite per lasciare a chi mi legge la possibilità di comunicare col mio mondo interiore e i miei interessi.
Back to top button