“Topi da biblioteca”: Geronimo Stilton si ferma a Napoli
“Hey, amici roditori!”, avrebbe esclamato Geronimo Stilton.
Chi è?
Il mitico topo giornalista protagonista di mille avventura insieme alla sua scombinata famiglia.
Con le sue storie ha appassionato le generazioni passate (come la mia) attraverso libri fantastici, ottimi per le letture dei bambini.
Vi porto ad un evento a lui dedicato, “Topi da biblioteca” in tour, proprio a Napoli, precisamente nella Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III nel Palazzo Reale.
Cosa aspettate? Partiamo!
Prima di tutto ci siamo ritrovati nella Sala Manoscritti e Rari, una stanza immensa e ricca di libri antichi.
Tutti i bambini erano pronti per l’arrivo del famoso Geronimo, previsto per le 11.00.
Diciamo che il topo si è fatto attendere un po’, arrivando dalla lontana Topazia, ma finalmente è giunta la direttrice della Biblioteca Nazionale, Maria Iannotti.
Ha presentato il meraviglioso evento composto da 46 tappe nelle biblioteche statali con protagonista proprio Geronimo Stilton, che avrebbe dovuto scovare i patrimoni librari d’Italia al fine di comporre un libro su di essi.
Dopo poco, infatti, il topo giornalista è giunto nell’aula lasciando i bambini emozionati ed esterrefatti.
Insieme hanno dovuto risolvere una caccia al tesoro tra indizi e personaggi esterni.
Finalmente i vari ritrovamenti antichi sono stati scoperti passando per vari artisti italiani molto famosi come Dante e Leopardi.
Questa parte dell’avventura libraria termina così, ma il tour prevede altri due eventi in giro per la Penisola. Il Palazzo Reale, però, offre molte attività culturali, come Nati per Leggere.
Tale programma offre un punto lettura per bambini da 0-6 anni dove i volontari e le volontarie si occupano di avvicinare i più piccoli al magico mondo librario, tra illustrazioni e altre attività.
Con questi progetti si cerca di appassionare i bimbi ai libri, strumenti unici per viaggiare con la mente e aprire il cuore.
A presto e buon rientro a Topazia, Geronimo. Speriamo di rivederci e di essere ancora più numerosi.
Martina Maiorano
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