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Non chiamatela prostituta: perché Maria Maddalena è diventata santa?

Nel cristianesimo è una delle figure femminili più controverse, comparendo in diversi Vangeli come la prima e più importante discepola di Gesù. Ma qual è la sua storia? Il 22 luglio la Chiesa Cattolica ricorda Maria di Magdala, conosciuta anche come Maria Maddalena. Il villaggio di Magdala, sul lago Tiberiade, era uno dei tanti toccati da Gesù e dai suoi dodici apostoli, nella missione di diffondere la “buona novella”.

Il nome “Maddalena” pare esserle stato assegnato in seguito, basandosi forse sul villaggio di pescatori dal quale proveniva Maria. Altre interpretazioni ritengono che il corrispettivo aramaico (“magdal” vuol dire “torre”) sancirebbe la forza e la tenacia con le quali questa donna rimase al fianco di Cristo.

La sua storia, infatti, è strettamente legata alla parte in cui, nel Nuovo Testamento e nei Vangeli, il Messia risorge. Ma chi era Maria di Magdala prima? 

In molti associano la sua figura a quella di una prostituta, una peccatrice che sarebbe stata poi redenta da Gesù. I ritratti più celebri della santa sono stati dipinti in funzione di questa tradizione, ma si tratta di un falso: nel Vangelo di Luca, Maria Maddalena fa la sua prima comparsa come donna che segue Cristo insieme ai discepoli, ma nulla fa riferimento alla prostituzione.

Si parla, invece, di “sette demoni” dai quali era stata liberata, espressione che secondo l’esegesi biblica poteva indicare un grave male fisico o morale. 

Da dove deriva, dunque, questa falsa tradizione? Leggendo un passo che precede di poco la prima comparsa della santa, Luca fa riferimento ad una peccatrice di Galilea, una prostituta rimasta senza nome, che aveva cosparso di olio profumato i piedi di Gesù, li aveva bagnati con le sue lacrime e li aveva asciugati coi suoi capelli. Non vi è, tuttavia, alcun collegamento testuale tra Maria di Magdala e la “peccatrice nota in quella città”.

Ma non è finita qui, perché la santa è stata spesso confusa anche con un’altra Maria, sorella di Lazzaro, che aveva anch’ella cosparso con un olio profumato i piedi di Cristo. Da qui l’ulteriore equivoco, che ha dato vita ad una lunga tradizione non solo religiosa, ma anche artistica. Infatti Maria Maddalena viene spesso raffigurata coi capelli lunghi e biondi, nell’atto di pentirsi di fronte al Messia oppure mentre gli lava i piedi, cosa che denuncia come le figure di queste donne si siano sovrapposte nella lettura esegetica di diversi passi.

Maria Maddalena fu fra coloro che maggiormente amarono Cristo, dimostrandolo anche durante il suo calvario. Era insieme a Maria (la madre di Gesù) e a San Giovanni sotto la Croce (Gv. 19,25). Non fuggì per paura come fecero i discepoli, non lo rinnegò, ma rimase presente ogni ora, dal momento della sua conversione, fino al Santo Sepolcro. 

Per il Messale romano, il 22 luglio, è stata scelta una lettura del Cantico dei Cantici (Ct. 3,2) che ben rievoca l’amore di Maria Maddalena per il suo Messia: 

Mi alzerò e perlustrerò la città, i vicoli, le piazze,
ricercherò colui che amo con tutta l’anima.
L’ho cercato, ma non l’ho trovato.
Mi incontrarono i vigili di ronda in città:
“Avete visto colui che amo con tutta l’anima?” 

Il momento in cui lo rivide fu quello della Resurrezione: l’apostola degli apostoli ebbe il grande incarico di annunciare che Cristo era vivo.

Il culto di Maddalena si diffuse in Europa e i suoi devoti costruirono numerose chiese in suo onore: la più nota è quella gotica di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume dove è conservato quello che si dice sia il teschio della santa, ma la prima in cui si formò il culto della santa è l’abbazia di Vezelay dove già nel 1050 si diceva fosse conservato il corpo.

Anche se poco noto, esiste un Vangelo di Maria Maddalena, uno dei tanti testi gnostici elaborati ad Alessandria d’Egitto nel II secolo d.C. Questi vangeli parlano della natura divina non solo di Gesù, ma anche della santa, che sarebbe una “emanazione” di Dio inviata sulla terra, prediletta del Signore nel comprendere e annunciare il suo insegnamento superiore.

Altri vangeli apocrifi, invece, hanno parlato di Maria di Magdala come sposa di Gesù, cosa che ha minato in parte la sua sacralità, ma ha anche dato vita a nuove affascinanti teorie. Si parla, infatti, di una vera e propria discendenza, di un figlio generato da Gesù e Maria Maddalena, fuggita insieme a lui in Provenza. La complicata linea genealogica è stata poi smascherata come un falso, ma la storia ha ispirato autori di ieri e di oggi e una nuova storia sul Sacro Graal, quella di Dan Brown nel suo bestseller “Il codice da Vinci”.

Per volontà di Papa Francesco, la memoria Maria Maddalena è stata elevata al grado di Festa, il 22 luglio 2016, per sottolineare ancora una volta la rilevanza di questa fedele discepola di Cristo.

Elena Di Girolamo

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Elena Di Girolamo

(Madda)Elena Di Girolamo, classe ’96, si laurea troppo presto in Filologia Moderna, quando non sa ancora spiegare alla nonna a cosa servono i suoi studi. A mangiare è troppo lenta, ma è ingorda di libri, musica, fumetti, film e serie tv. Oscilla tra la convinzione di poter scrivere un best seller e la consapevolezza che mettere “leadership: 10” sul CV non le farà avere un posto da manager in Mondadori.
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