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Perché ci piacciono le canzoni tristi?

Sei un fan della musica triste e la preferisci alla musica allegra?

Ti spieghiamo il perché. 

Ti sei mai chiesto perché la Sonata al chiaro di luna di Beethoven sia così rilassante? E perché nel 2011 tutti fossero in fissa non con un tormentone estivo, ma con Someone Like You di Adele?

Si tratta, in entrambi i casi, di musica che viene associata alla tristezza.

Riconoscere emozioni di base come questa nella musica non richiede una formazione specifica: un’intonazione generale più bassa, un tempo più lento, l’uso del modo minore o un’esecuzione meno energica sono solo alcuni degli spunti più frequenti per esprimere la tristezza in musica.

Questa emozione è generalmente vista come negativa. La cosa che ci interessa è perché tendiamo a trovarla piacevole in un contesto estetico, anche noto come il paradosso di godere della musica triste. Qual è la natura del piacere che le persone provano ascoltando questo tipo di melodie?

1. Nostalgia. La musica triste è un potente innesco per i ricordi nostalgici di tempi passati. Questa rivisitazione riflessiva di ricordi nostalgici può migliorare l’umore, specialmente se i ricordi sono legati a momenti cruciali e significativi della vita (il liceo, il primo amore, ecc.). Ci godiamo la dolcezza di questi ricordi, così come la tristezza per la lontananza attuale da quei momenti.

2. Prolattina e ossitocina. A livello biologico, quando proviamo un forte dolore causato da una perdita, o empatizziamo con la sofferenza di un’altra persona, il nostro corpo rilascia ormoni come la prolattina e l’ossitocina, che sono associati al pianto e aiutano a contenere il dolore. La musica triste inganna il cervello ad attivare una normale risposta compensatoria rilasciando questi ormoni, che ci inebriano con una sensazione di conforto.

3. Un amico immaginario. La musica ha la capacità di fornire compagnia e conforto. Le persone tendono ad ascoltare questo tipo di musica più spesso quando sono in difficoltà emotiva o si sentono sole, e il cantante può diventare un amico immaginario che fornisce supporto ed empatia dopo un’esperienza traumatica. L’ascoltatore gode della semplice presenza di una persona virtuale, rappresentata dalla musica, che è nello stesso stato d’animo e può aiutare a far fronte ai sentimenti tristi. 

Questi sono solo alcuni dei motivi (e dei benefici) che ci portano ad ascoltare musica triste, ma è anche vero che certi tipi di canzoni non sono per tutti. Si tratta sempre di scelte personalissime, e non è raro riscontrare profonde differenze anche tra chi preferisce musica nostalgica e malinconica. Ascoltare musica ci aiu

ta ad entrare in contatto col nostro io più intimo, con le nostre emozioni. Può aiutarci ad esorcizzare e liberare tutti i sentimenti che proviamo nel quotidiano: per questo, che sia triste o allegra, la musica può farci crescere e può renderci più consapevoli di noi stessi. 

Elena Di Girolamo

Vedi anche: Dalla musica al cinema (quasi) per caso

Elena Di Girolamo

(Madda)Elena Di Girolamo, classe ’96, si laurea troppo presto in Filologia Moderna, quando non sa ancora spiegare alla nonna a cosa servono i suoi studi. A mangiare è troppo lenta, ma è ingorda di libri, musica, fumetti, film e serie tv. Oscilla tra la convinzione di poter scrivere un best seller e la consapevolezza che mettere “leadership: 10” sul CV non le farà avere un posto da manager in Mondadori.
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