Cinema e StreamingPrimo Piano

Marionconlecuffie e il suo viaggio in una Napoli di tutti

In quest’intervista, Marianna – su Instagram @marionconlecuffie – ci porta alla scoperta di una Napoli magica, che nasconde tesori e bellezze in ogni angolo.

Una Napoli che deve essere di tutti e di cui i napoletani devono essere orgogliosi

Il tuo profilo Instagram potrebbe essere considerato quasi un portfolio alla scoperta di Napoli. Da dov’è nata questa idea di raccontare Napoli non solo ai napoletani?

«La mia passione per Napoli c’è sempre stata, fin da piccola. 

Mio padre era un professore di disegno e storia dell’arte che amava tantissimo Napoli, quindi mi portava in qualsiasi museo. 

L’idea di questo progetto è nata durante il primo lockdown, quando mi sono chiesta: “Perché non farlo? Perché non condividere la mia passione per Napoli, facendola diventare un vero e proprio progetto solo su Napoli?”»

Qual è il tuo rapporto con Napoli e cosa ti lascia ogni posto che visiti e che mostri ai tuoi followers?

«Il mio rapporto con Napoli è un rapporto molto viscerale

Sono sempre stata dell’idea che ogni napoletano sia attaccato a Napoli così com’è attaccato alla mamma: non può vivere senza Napoli, senza respirarne la sua aria. Anche se va via deve tornare qui, perché ha un rapporto simbiotico con questa città. 

Ogni posto che visito mi lascia sicuramente l’importanza dei rapporti umani: cerco sempre di costruire delle relazioni e mostro sempre ai miei followers la realtà di quel posto, la sua storia. Soprattutto mostro quanto lavoro ci sia dietro e quanto io sia sincera nel mostrarlo, nel bene o nel male. 

Voglio che loro mi seguano sapendo che sono sincera a 360 gradi.»

Il tuo nickname, marionconlecuffie, sembra nascondere una storia. Ci vuoi raccontare perché proprio “con le cuffie”?

«Il nickname nasce dal mio essere.

Ogni volta che cammino per Napoli indosso sempre le cuffie per ascoltare la musica. La musica mi fa sempre da sottofondo per scoprire nuovi luoghi di Napoli. 

È una mia voglia di scoprire questa città con la musica, quasi come se Napoli diventasse un’arena a cielo aperto – anche se questa città è già un bellissimo teatro. 

Le cuffie, fondamentalmente, sono anche il mio segno distintivo, una sorta di personal brand: una persona se vede un mio video o una mia foto nella hall di Instagram o di TikTok sa che sono io.»

Quanto reputi importante ciò che la gente pensa di Napoli? È anche per questo che hai deciso di portarci tutti alla scoperta di questa bellissima città?

«Sono sempre stata dell’idea che, molto spesso, Napoli sia sottovalutata anche dagli stessi napoletani. Molti di loro non conoscono le bellezze della nostra terra, le sue realtà ed io volevo proprio questo: che ogni napoletano conoscesse chi ha intorno, chi ha nel suo stesso quartiere anche se non lo conosce. 

Molte persone nei video mi scrivono “Ah, ma io abito nella stessa strada, non la conoscevo quella pasticceria/quella chiesa…”. 

Io voglio questo: che ogni napoletano debba conoscere cosa ci sia nella sua stessa città – che è davvero tanta roba – e, soprattutto, che ne sia orgoglioso

Qual è la parte più difficile del lavoro che fai? Qual è quella che, invece, ti dà più soddisfazioni?

«La parte più difficile del lavoro che faccio è sicuramente lo studio che c’è prima di andare nel posto che voglio visitare. Non è niente lasciato al caso. Anche le riprese sono una parte difficile: è tutto last-minute, non si possono ripetere. Lo stesso vale per il montaggio, che è molto complicato.

La parte bella, invece, quella che mi dà soddisfazioni è vedere il prodotto finito, ma soprattutto, l’affetto e l’amore che le persone mi regalano, specialmente quando mi conoscono, quando conoscono la mia realtà e mi invitano ad andare a scoprire i loro posti. 

Questa cosa mi riempie il cuore di gioia.»

Per concludere: cosa speri di lasciare ai tuoi followers? Che riscontri hai da parte loro?

«Cosa spero di lasciare ai miei followers? 

Assolutamente l’amore per la mia città; che i ragazzi si possano avvicinare alle bellezze di Napoli (un museo, un hotel più costoso, tutto). Napoli dev’essere anche dei giovani e soprattutto dev’essere vissuta dai giovani. Non dev’essere vista solo la parte negativa, ma anche quella positiva.

Il riscontro che sto avendo non me lo aspettavo, ma sono inondata da complimenti, dall’amore. Il mio lavoro è riconosciuto, soprattutto quando mi dicono che grazie ai miei video hanno incontrato le loro “persone del cuore”, o che hanno conosciuto dei posti stupendi. 

A volte sono le realtà stesse che visito a ringraziarmi perché, magari, grazie ai miei video arrivano tantissime persone. 

Tutto questo mi riempie davvero il cuore di gioia e ripaga tutta la mia fatica.»

Anna Illiano

Vedi anche: Alla ricerca dei luoghi poco conosciuti di Napoli

Anna Illiano

Anna Illiano (Napoli, 1998) è laureata in Lingue e Letterature euroamericane e si sta specializzando in editoria e giornalismo presso La Sapienza di Roma. Ha un blog personale “Il Giornale Libero” ed è articolista per il magazine La Testata. Dal 2021 collabora occasionalmente col giornale “il Post Scriptum”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button