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Lupin 2 è da oggi su Netflix!

Omar Sy, attore molto conosciuto grazie al suo ruolo in Quasi amici (2011), è il protagonista assoluto di Lupin, la serie francese pubblicata su Netflix.

Attenzione: l’articolo contiene spoiler sulla serie.

Lupin: la trama

Assane Diop è un uomo ricco ed elegante di origine senegalese che nasconde un segreto: è un ladro. Tutta la prima parte della serie ruota attorno ad Assane (Omar Sy). Il personaggio di Lupin è per Assane un punto di riferimento fin da bambino. Il padre di Assane, Babakar, regala a suo figlio proprio uno dei libri sulle avventure di Arsenio Lupin, il personaggio nato dalla penna di Maurice Leblanc. Intrecciando il poliziesco e toccando note drammatiche, Lupin è una serie che ha più elementi principali. Anzitutto, i furti: questi sono ben elaborati e le scene di azione sono interessanti. La polizia apre più piste per capire chi ha compiuto il furto della collana al Louvre (ovviamente, è stato Assane) ed è credibile come antagonista. Assane è un antieroe a cui è difficile non affezionarsi: è molto simile al suo Lupin dal punto di vista della furbizia e della disinvoltura, ma è anche e soprattutto un uomo segnato dal suo passato. Tutto inizia quando il padre di Assane, Babakar, viene accusato ingiustamente di un crimine che non ha commesso, cioè di aver rubato ad Herbert Pellegrini una collana preziosa (la stessa che 25 anni dopo suo figlio ruberà al Louvre). Chi l’ha accusato è la famiglia Pellegrini, per la quale Babakar lavorava. Da quel momento in poi, Assane non si dà pace: vuole scoprire come fare a rivendicare la condanna del padre.

Lupin: una storia di vendetta e di giustizia

Alla figura di Assane si intrecciano diversi personaggi, ma nessuno è carismatico come lui. Sicuramente interessante è la figura della giornalista Fabienne Beriot, che aiuta Assane nella sua indagine contro i Pellegrini. Un altro punto principale della serie è il razzismo. Babakar è un personaggio positivo, corretto e un ottimo capro espiatorio, quando si tratta di accusare qualcuno per furto. In più, quando Assane conosce uomini o donne bianchi, questi restano stupiti perché non si aspettavano che “l’uomo ricco delle aste” fosse nero. Insomma, il razzismo è presente e neanche troppo velato. In una Parigi sempre elegante, Assane si muove anche lui elegantemente tra razzismo, azione, passato. La serie stessa è caratterizzata da flashback, fatti di Assane-bambino, legatissimo al padre e a Claire, sua futura ex-moglie. Ma non è solo il razzismo un elemento da tenere in considerazione. C’è anche un bel po’ di classismo. Herbert Pellegrini è un uomo estremamente ricco, che ha contatti con tutte le personalità influenti e potenti della sua Parigi. È chiaro, quindi, che per Assane sarà davvero complicato riuscire a fare luce sulla tristissima vicenda del padre. C’è anche una precisazione da fare: non confondiamo Lupin la serie con il Lupin dei manga, perché non hanno tutto in comune. Assane si ispira a Lupin nella modalità dei furti, ma è un uomo che ha comunque una storia diversa. Omar Sy è un attore carismatico che buca lo schermo ed ha la capacità di catalizzare tutta l’attenzione su di sé. L’attore rappresenta, in parte (ma solo in parte!) ciò che Lupin è per il pubblico: un ladro gentiluomo, furbo, ironico e disinvolto. Però, la storia di questa serie è su Assane Diop. È Assane il vero protagonista, non Lupin. La serie si chiama Lupin perché Assane legge Leblanc da quando era un bambino, perché Lupin diventa un’ispirazione, certo, ma Assane è una figura comunque articolata. Lui è un uomo che con qualche aiutante (il suo miglior amico e la giornalista Fabienne) fa di tutto per ottenere giustizia.

Lupin: in uscita la seconda parte

Nonostante il movente della serie sia tragico, Lupin ha un tono generalmente leggero. La serie scorre veloce, la prima parte è composta solo da cinque episodi e sono tutti piacevoli, movimentati e spesso con colpi di scena e momenti di suspense. A proposito: oggi esce la seconda parte di Lupin, sulla piattaforma Netflix. La prima parte si è conclusa con un evento spiacevole, e i fan della serie si chiederanno che ne sarà ora di Assane, dal momento che è stato messo alle strette dai suoi nemici. La seconda parte è composta, come la prima, da cinque episodi. I registi sono Hugo Gélin e Ludovic Bernard, e il cast della prima parte è confermato. Qui il trailer ufficiale, pubblicato da Netflix, della seconda parte.

Aurora Scarnera

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Aurora Scarnera

Classe 1998, frequenta il primo anno di Filologia Moderna presso l’Università di Napoli Federico II. Giornalista pubblicista dal 2020 e cantante occasionale, scrive articoli dai tempi del liceo. Curiosa del mondo, crede fermamente nel valore dell’informazione e nella forza del suo veicolo trasmissivo.

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