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Vasari e “la maniera moderna” nella Sagrestia di Sant’Anna dei Lombardi

Quando si pensa al Rinascimento, immediatamente si figura dinanzi ai nostri occhi il volto della celeberrima Nascita di Venere dipinta da Botticelli e custodita nella Galleria degli Uffizi.

Se invece si considerano le ramificazioni che il Rinascimento ci ha offerto e che si sono prolungate fino al cuore di Napoli, non si può non considerare il complesso monumentale di Piazza Monteoliveto: la chiesa di Sant’Anna dei Lombardi, fondata nel 1411 da Gurello Origlia.

Grazie a ParteNeapolis, Società Cooperativa Sociale socia del Consorzio Proodos, è possibile visitare il percorso museale del Complesso Monumentale.

Oltre all’immenso valore storico di questo perno della spiritualità napoletana, ciò che colpisce l’occhio e rapisce il cuore del visitatore è certamente la tridimensionalità che Giorgio Vasari ha impresso alla volta della Segrestia, cioè all’ambiente che precedentemente era adibito a refettorio per i frati olivetani.

L’intenzione del Vasari era ben esplicitata nelle sue Vite: lavorare contenendo “la varietà di tante bizzarrie, la vaghezza de’ colori, la università de’ casamenti, e la lontananza e varietà ne’ paesi”, poi: “una invenzione copiosa di tutte le cose” (Vasari,Vite).
Quindi, assunto questo compito, si impose di eliminare ogni elemento “goffo” presentato da questa struttura medievale e buia, che mal si conciliava con il risalto che intendeva fornire al suo lavoro, sostituendolo con “la maniera moderna”.

Per adattare l’ambiente opaco optò per la copertura in stucco di tutte le volte del refettorio, così da ottenere luminosità e un parziale svecchiamento a cui aggiunse un ciclo pittorico diviso in tre campate, ognuna di esse corrispondente ad un preciso programma iconografico che prevedeva delle personificazioni delle virtù intorno ad un ottagono centrale contenente il tema di riferimento.


Nella prima volta, quella di ingresso, il tema centrale è la Religione, le cui virtù sono“legate alla vita religiosa dell’ordine” ed è infatti accompagnata dal Silenzio, una Sapienza/Perfezione, una Concordia, una Carità e una Bontà/Mitezza.

Proseguendo verso la seconda volta, nell’ottagono centrale possiamo ammirare il tema dell’ Eternità accompagnato dalle virtù che riguardano la condizione esistenziale dei monaci: la Fortezza, la Speranza, la Giustizia, la Prosperità, la Prodigalità, lo Studio e una Sapienza impersonata da Minerva.

Nella terza ed ultima volta è rappresentato il tema della Fede, in rapporto con la Divinità, a cui si collegano Preghiera-Penitenza, Speranza in Dio, Pudicizia, Prudenza, Castità, Abbondanza e una Pazienza.

Tutti questi affreschi, che possiamo apprezzare nel loro insieme, rappresentano un cimelio straordinario da intendere come perfetta sintesi tra eleganza, arte rinascimentale improntata al manierismo Vasariano ed intento quasi didattico che queste raffigurazioni arrecano come monito per i monaci, i quali potevano ammirarle durante i pasti.


Se volessimo individuare un fil rouge nell’opera dell’artista potremmo scorgere un simile intento didascalico anche nella casa-museo di Arezzo del Vasari, il quale ha rappresentato proprio nella Sala del Trionfo delle Virtù delle allegorie proprio della Virtù, della Fortuna e dell’Invidia; accompagnate dalle stagioni, da segni zodiacali e da tavole rappresentanti le divinità del mondo classico.
Si tratta in questo caso di una sala di rappresentanza, la più prestigiosa della casa, in cui si alternano figure allegoriche, fantastiche ad altre classiche.

Infine, ritornando alla Sagrestia, in una visione d’insieme, possiamo invece scorgere sulla parete di accesso della Sagrestia L’Adorazione dei Pastori – attribuita ad Alessandro Allori- e una tela raffigurante San Carlo Borromeo – opera di Gerolamo De Arena – posizionata sulla parete di fondo.

Nella sua totalità il complesso monumentale di Sant’Anna dei Lombardi è come uno scrigno nel centro storico napoletano in cui dinamismo, equilibrio e bellezza trovano la propria armonia.
Attualmente è anche disponibile l’opzione per effettuare un tour virtuale in attesa che i tempi migliorino.

Napoli, gli affreschi di Vasari e incredibili altre opere d’arte ti aspettano!

Alessandra De Paola

Vedi anche: Sant’Anna dei Lombardi, il Rinascimento toscano a Napoli

Alessandra De Paola

Ciao! Mi chiamo Alessandra De Paola e sono nata il 25 gennaio 1996, sono dell'Acquario e vi risparmio la fatica di fare calcoli: ho 24 anni mentre vi scrivo. Studio Lettere Moderne e sono redattrice per la Testata Magazine, mi piace indagare vari aspetti della vita così da trovare le mie inclinazioni. Ne ho contate 62, nessuna legata a quella precedente.

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