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Il successo di Oumi Janta su una vita a quattro ruote

Poco più che ventottenne, femminista, dal Senegal alla cosmopolita Berlino, Oumi Janta spalanca le porte del pattinaggio into street tra una nota elettronica e una scanalatura sopra Tempelhofer Feld, un aeroporto abbandonato degli anni ’30.

Oumi Janta si trasferisce a Berlino a soli due mesi e cresce trascorrendo l’infanzia a guardare i pattinatori su ghiaccio in TV.

Ma perché non New York o Londra?

Berlino sembra attrarre persone creative perché forse c’è molto spazio a disposizione. Tutti cercano un posto dove poter essere se stessi senza giudizio.

A Berlino, puoi fare quello che vuoi ed essere chi vuoi.

We can be heroes davvero.

Oumi però vive anche ad Oslo per circa 3 anni e sorprendentemente racconta di aver odiato Berlino più volte per il suo assordante caos. Ma

«sapevo che sarei tornata a Berlino perché è qui che posso essere il mio pieno potenziale creativo. L’unica cosa che mi piace davvero di vivere qui è quanto non giudichino tutti. Quando ti svegli la mattina (o il pomeriggio), puoi lasciare il tuo appartamento senza truccarti o fare molti sforzi per vestirti. Sei fuori a comprare il pane solo con i tuoi leggings o altro. A Oslo, dovevi sempre avere un bell’aspetto. A Berlino, hai quella libertà che non trovo altrove»

dice la danzatrice sui pattini color rosa pastello.

Oumi si dedica alla vita a rotelle circa sei anni fa quando, durante gli studi, con un amico prende parte a una serata in discoteca piuttosto insolita.

«Tutti ballavano e lo facevano pattinando. A nessuno importava del genere, dell’età o dell’aspetto. Mi sentivo davvero la benvenuta» dice.

Qualche giorno dopo, forse per caso o per gioco del destino, sente parlare di una scuola di pattinaggio a rotelle che si trova in Hermannplatz chiamata Neue Welt di Huxley. Da allora Janta si è divertita così tanto che non riesce più a smettere di pattinare, desiderosa di imparare nuovi trucchi e nuovi passi.

Diventata virale in poco tempo Oumi si mostra nei tanti video di Instagram con uno stile tutto suo, quasi una miscela di pattinaggio artistico e danza africana, con l’unico scopo di liberare mente e corpo, abbracciare il momento e, naturalmente, divertirsi.

Ma pattinare per Oumi non è solo questo.

Non le basta una comunity virtuale, lei vuole molto, molto di più.

Come i più caparbi heroes.

Dall’anno scorso tiene lezioni per le strade di Berlino e organizza serate in discoteca nel tentativo di aiutare a far crescere la comunità pattinatrice in Germania.

Questa è la sua cosa preferita del pattinaggio: la comunità e lo spirito libero che facilita.

Tempelhofer Feld, è il suo luogo magico.

Un aeroporto abbandonato degli anni ’30, perfetto per i pattinatori perché è super liscio e la vista è meravigliosa. E questo potrebbe non sembrare importante, ma avere uno spazio così, in estate, è davvero unico per Berlino.

C’è la possibilità di pattinare a rotelle e di trovarsi insieme a molti skateboarder, rollerblader e altro ancora.

È molto più divertente ballare in mezzo a tanta gente, no?

A Tempelhofer Feld c’è sempre qualcuno con un grosso jukebox che suona musica ad alto volume: saranno tutti lì.

Coloro che si sentono ispirati dalla forte energia positiva di Oumi Janta e vogliono imparare a pattinare provando l’ebbrezza della libertà alle luci del tramonto, possono farlo ogni mercoledì sera su Tempelhofer Feld.

La registrazione avviene tramite il Rollerfusion Club.

Niente pattini a rotelle? Nessun problema: puoi noleggiarli lì.

Serena Palmese

Vedi anche: Amazzoni in skate: chi l’ha detto che il gentil sesso non sa mantenersi in equilibrio?

Serena Palmese

Mi piacciono le persone, ma proprio tutte. Anche quelle cattive, anche quelle che non condividono le patatine. Cammino, cammino tanto, e osservo, osservo molto di più. Il mio nome è Serena, ho 24 anni e ho studiato all’Accademia di belle Arti di Napoli. Beati voi che sapete sempre chi siete. Beati voi che sapete sempre chi siete.

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