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A caccia d’Arte – Caccia al tesoro Smart nel Centro Storico di Napoli

La cultura non è un gioco. O forse sì?

A Napoli la caccia al tesoro nel centro storico della città.

Per trovare il tesoro bastano pochi semplici mosse: scaricare un’applicazione sui cellulari dei partecipanti e risolvere gli indizi.

Ogni indizio, da risolvere attraverso un indovinello, corrisponderà ad un luogo specifico della città: un monumento, una chiesa o altro.

È così che ParteNeapolis Cooperativa Sociale vuole condurrei i napoletani e non alla scoperta dei luoghi più belli e suggestivi della città.

Perché l’arte si può imparare anche divertendosi.

L’appuntamento per partecipare alla caccia al tesoro è presso il complesso di Sant’Anna dei Lombardi (Piazza Monteoliveto 4, Napoli) alle ore 10.00 e al vincitore o ai vincitori (si può partecipare, infatti, sia singolarmente o in gruppi di massimo cinque persone) sarà offerto un ingresso omaggio al percorso monumentale del Complesso e ai suoi tesori: la Sagrestia affrescata da Giorgio Vasari, il Compianto sul Cristo morto di Guido Mazzoni e altri.

E ancora, un’ audio guida per scoprire le bellezze del centro storico di Napoli e non solo.

Il Complesso monumentale

Il Complesso Monumentale di Sant’Anna dei Lombardi, i cui servizi museali sono gestiti da ParteNeapolis Cooperativa Sociale, è stato fondato nel 1411 da Gurello Origlia, protonotario del re Ladislao di Durazzo: è un piccolo gioiellino poco conosciuto al centro della città.

Uno dei maggiori esempi di arte rinascimentale toscana a Napoli, questo complesso monumentale non solo è custode delle opere di alcuni dei maggiori Maestri del tempo come Vasari o Mazzoni ma anche dello scolatoio, la struttura in pietra un tempo utilizzata per il processo di scolatura dei liquidi corporali.

Nella Cripta degli Abati, inoltre, sembra siano conservate le spoglie del marchese Bernardo Tanucci, uomo di fiducia di Carlo III di Borbone e del figlio Ferdinando IV mentre nell’oratorio si trova il complesso scultoreo del Compianto sul Cristo morto di Guido Mazzoni, formato da otto statue a grandezza naturale che secondo la tradizione rappresenterebbero gli otto sovrani Aragonesi.

Maria Rosaria Corsino

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La Redazione

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