Arte & Cultura

#cinquelibrichedovresteleggeresepossedeteunatendenzaallemozionefacile

Questi non sono consigli di lettura, questi non sono tentativi manipolatori, questi sono solo modi di vedere la vita, perché la lettura è l’occhio del pensiero. Quindi, amici miei, oggi vi parlerò di #cinquelibrichedovresteleggeresepossedeteunatendenzaallemozionefacile.


Venuto al mondo di Margaret Mazzantini

Con quella penna graffiante, grezza in tutte le scene di sesso descritte, quasi come se i suoi protagonisti avessero il sangue ai lati della bocca, Margaret Mazzantini scrive Venuto al mondo, un testo lungo, lungo, a tratti petulante nelle descrizioni della guerra, per la maggior parte carico di emozione. Ci vorrebbe un elettrocardiogramma per poter capire quanto questo libro incida sulla vita di un uomo. Pagine che meriterebbero di essere lette solo per il valore che il titolo del libro ha, una lacrima calda sul volto di un disperato essere umano inerme dinnanzi alla grandezza delle sensazioni provate, questo è Venuto al mondo. La voglia di urlare a tutti il motivo di quel titolo, la ricerca di qualcuno a cui confidarlo. E se la lettura è provare, sentire e vivere, la Mazzantini ci ammazza con uno squarcio in volto perché lei è venuta al mondo.

Seta di Alessandro Baricco

Sì, lo so che odiate tutti Baricco. Ma provate a scindere l’uomo e l’autore.

Seta è un piccolo capolavoro, piccolo solo per le poche pagine che lo compongono. A colpirmi è stata subito la brevità dei testi che lo compongono, sprazzi di vita, mai duri, piuttosto profumati. Lo lessi davanti un caldo mare di agosto, ma sentii la neve del romanzo; lo lessi in venti minuti ed è rimasto integro in testa per venti anni. Un ciclamino, delicato, profumato e, alla fine, morto se colto al momento sbagliato. Seta è l’intimo viaggio di un senso di colpa e della colpa stessa, mai espiata e sopita, Seta è quel libro che dovrete sempre consigliare per non sbagliare mai.


Montedidio
di Erri De Luca

“Una poesiola”, lo definì la mia amata prof. di francese. Nessuna descrizione si può considerare più accurata. Montedidio è il racconto tra misticismo e realtà di una Napoli che, effettivamente, non si capisce se sia reale o mitologica. Un po’ l’essenza della città racchiusa in un quartiere, racchiusa in un bambino, racchiusa in un amore, racchiusa in Rafaniello.

La scatola cinese più colorita del mio cervello.

Il codice Da Vinci di Dan Brown

“Ma questa ignorante come si permette di menzionare un tale scempio, tra tutti i testi del mondo, bla bla bla…”

Basta.

Il romanzo di cui parliamo è veramente scritto coi fiocchi, tradotto benissimo e pullulante di aneddoti storico-artistici grazie ai quali la giovane Benedetta ha scoperto la Massoneria, il simbolismo, pezzi di storia, di sette e la misoginia artistica.

Ho detto troppo poco?

Perché parlare male di uno scrittore così avvincente come Dan Brown? Il suo schema è sempre lo stesso, il suo protagonista pure, ma gli spunti da cui attingere valgono tutta la lettura di un testo più che piacevole che ti aiuta a scoprire e a riflettere: la letteratura non serve a comunicare? O forse ormai la comunicazione è sopravvalutata e preferiamo qualche poesia

Scritta

Così

Con parole stellari

Incomprensibili

Perché noi siamo universo sublunare e tu non capisci

Il mio genio

I segreti della Sistina di RoyDoliner e Benjamin Blech

Saggio con forti tendenze ebraiche. Il testo proposto non è altro che una continua domanda: perché? E poi cosa succede?

La sua lettura è pari al seguire una serie tv molto avvincente, non si può riassumere cosa ci dica, so solo che aprire i propri orizzonti artistici grazie all’arte è l’emozione più sana che un mortale possa provare leggendo un saggio. Niente parole astruse, niente spocchia, solo sani spunti, certo, mai oggettivi, ma forse è questo che lo ha reso il saggio più divertente che abbia mai letto.

Ora tocca a te, che ne dici di consigliarmi #cinquelibrichedovresteleggeresepossedeteunatendenzaallemozionefacile?

Benedetta De Nicola

Da ascoltare a volume basso durante la lettura:

Benedetta De Nicola

Prof. di lettere, attivista fan Marvel da sempre. Ho fondato La Testata e la curo tuttora come caporedattrice e art-director.
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