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Hannah Arendt

– Nata a Hannover il 14 ottobre 1906 e morta a New York il 4 dicembre 1975.

– Hannah Arendt nacque in una famiglia ebraica. Iniziò a studiare filosofia sotto Heidegger, con cui ebbe una relazione amorosa abbastanza travagliata, anche per via dei rapporti con il nazismo avuti dal filosofo. Ebbe come maestro anche il filosofo Karl Jaspers sotto il quale si laureò. Nonostante la pubblicazione della tesi nel 1929 nel 1933 venne interdetta, date le sue origini ebraiche, dall’insegnamento nelle scuole tedesche.

– Una volta fuggita in America divenne un membro attivo della comunità ebraica americana. Nel periodo post Seconda Guerra Mondiale lavorò ad alcuni dei suoi più importanti scritti: ne Le origini del totalitarismo la filosofa analizza le dinamiche che hanno portato alle dittature e alla guerra.

– Hannah Arendt partecipò alle sedute del processo Eichmann (1961) come inviata del settimanale a Gerusalemme del New Yorker. Da questa esperienza nacque successivamente il saggio La banalità del male in cui Arendt sottolinea di come, a volte, coloro che commettono le più grandi atrocità possano in realtà essere persone comuni, mediocri senza capacità di pensiero.

 

La Redazione

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