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Respirare di pancia, respirare di sostanza!

di Alessandra Genovese

Respirare bene: tutta questione di pancia.

La cosa più semplice e automatica che facciamo nel corso nella nostra vita è proprio respirare, tanto automatica che quasi mai ci soffermiamo a pensare al modo in cui ciò avviene.

Ci siamo mai chiesti se lo facciamo nel modo corretto? Siamo proprio sicuri di non sbagliare nulla?

Non tutti sanno che la respirazione ideale va effettuata col diaframma. E qui ci starebbe benissimo la celebre domanda dell’amato attore Carlo Verdone: «N’che senso?».

Nel senso che, la respirazione diaframmatica, porta diversi vantaggi al nostro organismo ed essi sono sia fisici che mentali. Svolgere quest’azione è più semplice di quanto si pensi: bisogna respirare dilatando il ventre piuttosto che il torace, come si tende quasi sempre a fare.

Il torace durante la respirazione deve restare immobile e ciò che deve gonfiarsi è soltanto la pancia. Per chi non è abituato a questo tipo di meccanismo, l’ideale sarebbe cominciare a farlo da sdraiati, posizione dalla quale la respirazione di pancia, tramite gli addominali, è più semplice.

All’inizio, di solito, c’è bisogno di concentrarsi per gonfiare la pancia nella fase di inspirazione e sgonfiarla durante l’espirazione; ma man mano che si procede, si avverte la sensazione del diaframma che lavora e che permette, contraendosi, di riempire i polmoni allungandoli e, quando si rilassa, di sgonfiarli, provocando l’effetto: pancia gonfia-pancia piatta.

In principio sembrerà qualcosa di meccanico, di non-naturale, ma al contrario, è la cosa più naturale che ci sia e dobbiamo impegnarci proprio per raggiungere una respirazione diaframmatica quanto più semplice e fluida possibile, rendendo il movimento della pancia gonfia-sgonfia, spontaneo. Questa respirazione che coinvolge i muscoli intercostali, esegue una sorta di massaggio per i muscoli del pavimento pelvico e concilia il sonno. Praticarla la notte, da sdraiati, è praticamente come bere una camomilla!

L’ideale per svolgere, agli inizi, questo tipo di respirazione è appunto restare in posizione sdraiata, poi man mano che il gesto diverrà automatico, la si può eseguire anche in piedi o da seduti, insomma fino a farla diventare una vera e propria abitudine.

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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