Primo PianoCinema e Streaming

L’arte della leccata

Che le cucine siano off-limits è sempre stata cosa nota, sia in ristoranti stellati che in casa della nonna durante la preparazione dei pranzi domenicali.
Se fino a qualche tempo fa, però, pensavo si trattasse di una questione solo igienica e di un’attenzione volta ad evitare contaminazioni, è stato in un giorno qualsiasi che mi si è rivelata la verità.

Quando si preparano salse, sughi, ripieni e condimenti vari – almeno in un contesto informale – non è insolito assistere alla messa in atto di una delle più antiche pratiche: l’arte della leccata.
Non importa quale sia l’utensile da cucina in questione, se una forchetta o uno di quei grossi cucchiai in legno, perché in questo caso “tutto fa brodo” e si presta egregiamente al compito di arma da assaggio.

E se fosse per agire indisturbati nell’arte della leccata che ci hanno proibito di entrare nelle cucine per secoli?

Questa teoria complottistica che potrebbe far concorrenza ai terrapiattisti – tanto per restare in tema di piatti – l’ho sviluppata il 24 gennaio 2018, giorno che precede il mio compleanno.
Mentre mi apprestavo a preparare la crema al mascarpone con la quale avrei farcito, o meglio affogato, il tiramisù di savoiardi, mi è sembrato di assistere alla nascita di una Venere, di un capolavoro: il composto cremoso ha iniziato a fissarmi. Dal basso del ripiano sul quale gli avevo dato la vita, sensualissimo, mi ha sussurrato: “assaggiami, leccami”.

Non ho resistito.
Chi avrebbe potuto resistergli?

Ebbene: una di quelle leccate soddisfacenti, mica una cosa timida, una di quelle che ti fanno pensare al fatto che la tua lingua combaci perfettamente con la cavità della cucchiarella.
Due metà che si completano, la lingua e cucchiarella, la cucchiarella e la lingua, che ti fanno pensare di leccare pure il manico proprio come una per niente timida Miley Cyrus che lecca il martello in “Wrecking Ball”.

Non me ne vogliano male gli amici che mi hanno poi cantato “tanti auguri a te” se ho profanato per prima quella crema che hanno tanto lodato. A mia discolpa posso dire di non aver più immerso quel cucchiaio – arma del delitto in nessun composto. Ho usato una spatola immacolata solo per voi. Prima, però, dovevo solo accertarmi del fatto che fosse un buon lavoro e poi, oh, ricordatevi una cosa: chi vi prepara da mangiare senza leccare preventivamente per testare la qualità del prodotto non vi ama!

Io vi amo.

Alessandra De Paola

Alessandra De Paola

Ciao! Mi chiamo Alessandra De Paola e sono nata il 25 gennaio 1996, sono dell'Acquario e vi risparmio la fatica di fare calcoli: ho 24 anni mentre vi scrivo. Studio Lettere Moderne e sono redattrice per la Testata Magazine, mi piace indagare vari aspetti della vita così da trovare le mie inclinazioni. Ne ho contate 62, nessuna legata a quella precedente.
Back to top button