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Napoli: COMICON tra passione e sacrifici

di Rebecca Grosso

Giunge ormai, con l’edizione 2018, il 20° anniversario della fiera napoletana dedicata al fumetto e all’animazione. Lo scorso anno l’evento ha registrato ben 130.000 visitatori, riscuotendo un grande successo.

A cosa deve il COMICON l’incredibile popolarità che ha raggiunto negli ultimi anni? Ripercorriamo insieme le tappe della sua storia.

Tutto ebbe inizio negli anni ‘90 da un piccolo comic-store situato nel centro storico di Napoli, aperto da un gruppo di ragazzi appassionati del mondo del fumetto.
Il gestore della modesta fumetteria, l’allora 25enne Carlo Curcio, spinto da una grande forza di volontà e dedizione, provò a smuovere il territorio partenopeo diffondendo la Nona arte tramite collaborazioni con riviste del settore, autori e amanti del genere.
La passione lo portò a frequentare diversi festival del fumetto, tra cui il Lucca Comics, che fecero nascere in lui l’idea, o meglio, la sfida personale, di proporre un evento della stessa portata nella propria città.
Non fu certamente un progetto facile da portare avanti. Il negozio fu il centro di propulsione di quell’idea ambiziosa che attirò appassionati e volontari, lettori, clienti abituali, disegnatori, autori, arrivando a suscitare l’interesse di critici e professionisti del campo.

La scelta della location, a opera del sovrintendente Nicola Spinosa, fece molto scalpore: si decise infatti di allestire la fiera nel punto più alto di Napoli, Castel Sant’Elmo, che si popolò così di volti giovani affascinati dalla suggestiva fortezza quattrocentesca.

Il 2 ottobre 1998, primo dei tre giorni di festival organizzati, si inaugurava la prima edizione del Napoli COMICON. Estremamente apprezzato tanto dal pubblico quanto dalla critica, l’evento gravò pesantemente dal punto di vista economico sugli organizzatori, i quali avevano investito nella sua realizzazione tempo e risorse.

Il carico finanziario non bastò a placare la perseveranza di quel gruppo di ragazzi che videro concretizzarsi un sogno che non avevano assolutamente intenzione di abbandonare.
Nonostante i budget ristretti e i debiti accumulati negli anni, la fiera andò avanti con la seconda edizione del 2000 a Villa Pignatelli, ritornando alla sede storica di Castel Sant’Elmo per gli allestimenti successivi.
Negli anni la notorietà della manifestazione, prima e unica del sud Italia, crebbe significativamente, facendone uno dei maggiori Saloni del Fumetto in Europa, con collaborazioni internazionali di altissimo profilo, un’enorme quantità di ospiti, tavole originali e cornici esposte per le scale del Castello.

Nel 2009, la quantità di visitatori molto superiore alle aspettative mise in difficoltà l’organizzazione, che limitò l’accesso alla fiera per questioni di sicurezza.
A seguito delle critiche subite, nel 2010 (anno in cui il festival si unì al Gamecon, creando un’unica grande mostra) il COMICON si divise in due sedi: Castel Sant’Elmo e la nuova location, più spaziosa e capiente, della Mostra d’Oltremare nel quartiere di Fuorigrotta.

Nel 2012 il Salone fu completamente trasferito a Fuorigrotta, con l’introduzione dell’Asian Village, uno spazio dedicato alla cultura orientale.

Oggi, la struttura del COMICON è cresciuta, configurandosi come una cooperativa di nome di VisioNA, con un’altissima considerazione a livello nazionale, un pubblico in continua espansione e con un successo tangibile e certificato dai numeri che quest’evento registra anno dopo anno.

Il fenomeno COMICON racconta una storia di sacrifici, di difficoltà economiche e logistiche superate con la sola tenacia di un gruppo di giovani guidati dall’obiettivo di portare a Napoli un nuovo mondo.

Al fumetto viene data la nuova accezione di forma di espressione con una grande importanza culturale e didattica, di valenza artistica e professionalità, aspetti che precedentemente venivano concettualmente ridotti a passatempo per bambini e otaku (appassionati di cultura giapponese in generale).

 

 

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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