7 sensazioni che hai provato ma a cui non hai saputo dare un nome

A tutti almeno una volta è capitato di provare sensazioni senza però riuscire a definirle, ne sono sicura! Andiamo in giro per il mondo e proviamo a dare un nome a quelle emozioni che ci fanno tremare il cuore.
Torna con la mente a quel momento: sei di fronte alla persona che ti piace, vi state guardando e speri faccia qualcosa, ma hai paura di fare il primo passo; dall’altro lato, anche lei spera che tu prenda iniziativa. Mamihlapinatapai è una parola del lessico yamana, e significa ‘’guardarsi reciprocamente negli occhi sperando che uno dei due faccia qualcosa.’’
Sei a casa e i tuoi nonni o i tuoi genitori ti mostrano le foto di quando erano giovani, epoche diverse, arredamenti diversi, tutto sembra essere lontano da te, eppure c’è un velo di malinconia che ti attraversa il cuore. Anemoia è la parola giusta per descrivere quella nostalgia per un tempo che non hai mai vissuto.
Questa nel periodo della pandemia l’abbiamo provata tutti. Quante volte ci siamo improvvisati chef? O ancora, quante volte durante il lungo periodo chiusi in casa abbiamo pensato di imparare una nuova lingua o di imparare a ballare grazie ai tutorial onilne? Man (lingua hindi) è una vocazione che vogliamo seguire a tutti i costi, anche se non sappiamo bene il perché.
- Zhi zi zhi shou Yu zi xie lao (cinese) questa parola non ha bisogno di troppe spiegazioni, è l’amore. Quella sensazione di voler prendere per mano una persona e invecchiare con lei.
- Gigil (lingua tagalog, Filippine) Quella voglia, quasi urgenza, di pizzicare o stringere una persona a cui vogliamo bene. ‘’Io l’affetto lo dimostro così!’’
- Iktsuarpok (inuit) è la sensazione di leggera ansia e trepidazione che proviamo quando aspettiamo l’arrivo di qualcuno.
- Cafunè (portoghese) è l’atto, la voglia di passare le dita tra i capelli di una persona per farla sentire al sicuro.
Marianna Russo
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Immagine creata con AI