Torre del Cerrano, storia di una delle torri costiere del Regno di Napoli

Durante il Regno di Napoli, lungo la sua fascia costiera, vennero costruite delle torri costiere che costituivano il sistema difensivo, di avvistamento e comunicazione. Da queste torri venivano inviati segnali luminosi e di fumo per trasmettere messaggi o richiedere soccorso.
Una di queste si trova in provincia di Teramo, più precisamente a Pineto, il cui nome è Torre del Cerrano ed è situata a due chilometri a sud dell’abitato; si può intravedere all’orizzonte su una piccola collina a ridosso della spiaggia.
Questa torre deve il suo nome al torrente Cerrano, nome che probabilmente deriva da quello della dea Cerere. Il corso d’acqua nasce sui colli di Atri, da antichissime fontane di tipo qanat e sfocia nel comune di Silvi, a circa un chilometro a sud della torre.
Torre del Cerrano, la storia di com’è nata
Nel XVI i Saraceni aumentarono la loro minaccia e le incursioni, che erano molto intense soprattutto nell’estate del 1556 quando all’Abruzzo vennero risparmiate le devastazioni avute dalle coste italiane grazie alle difese e al sistema di avvistamento predisposte dal Duca d’Atri Giovan Girolamo Acquaviva.
Di conseguenza, a distanza di poco tempo, il Viceré Don Pedro Afán de Ribera, decise che anche il litorale abruzzese doveva possedere un sistema di torri costiere, destinate a dare l’allarme in caso di incursioni nemiche ma anche per respingerle.
Grazie ad una relazione del Governatore Marco Antonio Piscicello, nel 1563 Afán de Ribera ordinò sei torri: Foro, Mucchia, Moro, Sangro, Penna, Saline, che però non vennero costruite subito.
Cinque anni più tardi, Alfonso Salazar, commissionario del presidente della Regia Camera di Summaria, dopo un sopralluogo con l’ingegner Scala, dispose la costruzione di altre otto torri, insieme alle sei del 1563: Tronto, Vibrata, Salinello, Tordino, Vomano, Chirano, Fossacesia e Senella; vennero terminate entro il 1569.
Gran parte delle torri abruzzesi venne costruita da Vincenzo Tavoldi, che insieme al fratello si stava occupando delle fortificazioni di Pescara e Civitella, e che il 1° aprile 1568 ricevette l’appalto per otto di tali torri, impegnandosi a finirle entro diciotto mesi.
Tra le rimanenti, venne appaltata da Alfonso Salazar la costruzione di una torre “alla punta del Chirano, da essere vista da tutta la provincia”. Però, in altri documenti, risulta che la Torre del Cerrano venne iniziata nel 1490-94, per cui è probabile che Salazar l’abbia portata a termine e utilizzata come modello per le altre.
Per diverso tempo la torre del Cerrano rimase un simbolo per il presidio e la difesa della costa, anche dopo che, all’inizio del XVIII secolo, entrò a far parte dei possedimenti degli Scorrano, Marchesi di Cermignano.
Una volta terminate le razzie piratesche dal mare, la torre perse la sua funzione militare.
Testo e Immagine di Irene Ippolito
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