Intervision 2025, il festival russo “contro” l’Eurovision

Intervision 2025 è il nuovo festival musicale Made in Europe, creato dal leader russo Putin e che andrà a rappresentare ciò che è la sua visione del mondo. Sarà, quindi, molto più di un semplice contest canoro.
Voluto da Vladimir Putin in persona, l’Intervision 2025 è stato organizzato in modo minuzioso dal vicepremier Dmitry Chernyshenko e si terrà quest’oggi, 20 settembre, presso la Live Arena di Novoivanovskoye, alle porte di Mosca.
Secondo il Cremlino, l’evento rappresenta la versione ideologicamente “corretta” dell’Eurovision Song Contest, da cui la Russia è stata esclusa nel 2022 a seguito dell’invasione in Ucraina.
Intervision 2025, i paesi che partecipano al festival russo
A partecipare all’Intervision 2025 sono i seguenti Paesi: Bielorussia, Brasile, Cina, Colombia, Cuba, Egitto, Etiopia, India, Kazakhstan, Kenya, Kirghizistan, Madagascar, Arabia Saudita, Serbia, Sudafrica, Tagikistan, Emirati Arabi Uniti, Venezuela e Vietnam, tutti Paesi che tracciano una mappa geopolitica delle alleanze russe attuali.
Nel contest russo ci saranno anche gli Stati Uniti, il cui presidente, Donald Trump, ha promosso a Putin la partecipazione di un cantante a stelle e strisce.
Partecipazione che sembrerebbe strategica quasi quanto un’alleanza politica, in particolar modo in un momento delicato della politica internazionale e dove gli USA sembrano indebolire il loro sostegno alla causa ucraina.
Non una novità assoluta
Ma l’Intervision 2025 non è la prima ed unica edizione organizzata.
Inizialmente è stato organizzato dal 1965 al 1968 nell’allora Cecoslovacchia, successivamente è stato ripreso dal 1977 al 1980 in Polonia da parte dell’International Radio and Television Organisation (OIRT). Quest’ultimo nacque nel 1946, con sede a Bruxelles, con l’intento di promuovere la collaborazione internazionale, in particolare europea, per quanto concerne le attività e le strumentazioni tecniche che riguardano le telecomunicazioni.
Le continue tensioni causate alla Guerra fredda fecero in modo che ci fu una rottura con l’Unione Sovietica, per cui nel 1950 molti membri dell’OIRT, soprattutto Paesi dell’Europa occidentale (tra cui Francia, Belgio, Paesi Bassi e anche l’Italia), decisero di staccarsi e fondare una nuova organizzazione, l’European Broadcasting Union (EBU), che ancora oggi organizza l’Eurovision Song Contest.
Appena spostata la sede dell’OIRT a Praga, questi ha radunato le nazioni dell’URSS o vicine ad essa, come Albania, Bulgaria, Cecoslovacchia, Finlandia, Germania Est, Polonia, Romania, comprendendo anche altri paesi allineati con il blocco comunista, come Siria, Cuba, Vietnam, Cina, Nord Corea, Nicaragua e Afghanistan.
L’Intervision Song Contest, nel periodo in cui fu attivo, ospitò concorrenti provenienti da molti di questi paesi, sebbene le vittorie si concentrarono su un monopolio di nazioni molto vicine – Cecoslovacchia, Bulgaria, Finlandia, Polonia, Unione Sovietica.
A seguito della caduta del muro di Berlino, nel 1993 venne sciolta anche l’OIRT e molti dei membri confluirono per la maggior parte nell’EBU, Russia compresa, finché nel 2022 non è stata esclusa dalla gara e bandita dall’EBU per l’invasione dell’Ucraina.
Irene Ippolito
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