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William Dorsey Swann: la prima Drag queen della storia

Tutto ha un inizio: le cose che ci fanno paura, le cose che ci emozionano, quelle che sappiamo di dover fare, quelle che vogliamo fare, quelle che ci danno la possibilità di esprimere noi stessi. Tutto ha un inizio, e spesso, chi inizia, è anche colui che paga. Oggi parliamo di William Dorsey Swann, la prima Drag Queen della storia. 

William nasce nel 1858 nel Maryland (USA), i suoi genitori sono schiavi, e lui, quinto di tredici figli, sembra avere già un destino segnato: sarà uno schiavo. A volte però le cose cambiano, e ciò accade con la guerra di secessione americana. Questa, termina nell’aprile del 1865 con la resa del generale confederato Robert E. Lee ad Appomattox e, sotto la guida di Lincoln, la schiavitù viene abolita: William e la sua famiglia sono persone libere. I genitori riescono a comprare una piccola casa in campagna mentre William decide di cercare un lavoro: prima fa il cameriere per un ristorante e poi il bidello in un college di Washington dove, pian piano, attraverso libri e appunti, impara a leggere e scrivere. La sua vita sta cambiando, tutto inizia a prendere una piega diversa. 

Poco più sopra, ho detto che tutto ha un inizio e no, non sto parlando di filosofia. L’inizio è generato anche dalla fine e il confine è sottile. Dove finisce (quasi) William, inizia Queen of drag, The Queen, questo era il suo nome. Era il 12 aprile 1888, quando William, The Queen, aveva organizzato una festa privata a Washington che, per la troppa musica e per il troppo divertimento infastidì i vicini che decisero di chiamare la polizia. Alla porta si presentò The Queen, indossava uno dei suoi migliori abiti, era felice, la serata era piacevole. Forse la storia potrebbe finire qua, la polizia che dice di fare silenzio, festa annullata e “ci vediamo il giorno dopo” e invece no, perché quella sera, William sarà arrestato perché è una “persona sospetta”. 

Perché era libero sì, ma sei libero finché “qualcuno” non decide che la libertà non puoi esprimerla come preferisci. 

Viene arrestato, ma le motivazioni non ci sono, quindi la sua storia viene dimenticata. 

Qualcosa cambia quando Joseph Channing, studente e poi giornalista, decide di parlarne, dato che nessuno lo aveva fatto mai. Nel 1896, The Queen subisce un altro arresto, viene condannato per 10 mesi con l’accusa di aver allestito un bordello, anche se, dalle parole del suo biografo, sappiamo che non c’era prostituzione. Swann voleva solo esprimere se stesso e voleva che tutti ne avessero la possibilità. La condanna fu ingiusta e The Queen fece richiesta di grazia al presidente G. Cleveland (rifiutata) ma per la prima volta, qualcuno aveva intrapreso un’azione legale a difesa della comunità queer. 

Poco sappiamo della vita di Swann/The Queen dopo, ma possiamo affermare che sia stato uno dei primi, un inizio, ci ha provato. 

Essere liberi è un diritto di tutti noi. Sii te stesso, sempre.

Marianna Russo

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Marianna Russo

Marianna, classe 2003. Inguaribile romantica, innamorata dei girasoli e sempre ottimista. Quando scrivo scompongo il mio cuore su carta, la scrittura mi salva sempre. “Solo se ti rende felice.”
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