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James Watson, addio a 97 anni al co-scopritore del DNA

È venuto a mancare James Watson, scienziato che insieme a Francis Crick e Maurice Wilkins ha descritto la struttura a doppia elica del DNA vincendo il premio Nobel.

James Watson è stato un biologo, genetista e biochimico statunitense, noto per aver scoperto, nel 1953, insieme a Francis Crick e Maurice Wilkins, la struttura a doppia elica del DNA, risultato che ha cambiato per sempre il volto della biologia e della medicina.

A dare l’annuncio della sua scomparsa è stato il New York Times, che ha riportato l’annuncio del Cold Spring Harbor Laboratory(Cshl), con cui Watson aveva lavorato. Watson è deceduto in un hospice nello Stato di New York, in cui era stato trasferito la scorsa settimana a seguito di un ricovero in ospedale per un’infezione.

James Watson, gli studi che lo condussero alla scoperta

James Watson inizio a collaborare con il Cavendish Laboratory dell’Università di Cambridge nell’ottobre del 1951, dove conobbe Francis Crick.

I due iniziarono a collaborare, collaborazione che portò, in meno di un anno e mezzo, alla scoperta della struttura del DNA. Crick si occupò degli aspetti matematici della doppia elica, mentre Watson contribuì con la sua esperienza nel campo dei batteriofagi.

Nel 1952 Watson partecipò ad un convegno nel Regno Unito, dove presentò le sue ricerche sul DNA radioattivo e le prove del ruolo degli acidi nucleici nella localizzazione dei geni. Nello stesso periodo, erano molto conosciuti gli studi di Maurice Wilkins, che grazie alla diffrazione a raggi X determinò la larghezza del DNA di tipo B.

Nello stesso anno, Erwin Chargaff visitò l’Inghilterra, fornendo importanti delucidazioni a Watson e Crick riguardo alla biochimica dei nucleotidi, di cui conoscevano pochissimo.

Altra visita avrebbe dovuto essere quella di Linus Pauling, ma il viaggio fu annullato per ragioni politiche: così non poté accedere ai dati sulla diffrazione a raggi X del DNA portata a termine dal King’s College fino alla loro pubblicazione nel 1953, insieme al modello della doppia elica.

Intanto, a James Watson e a Francis Crick fu imposto di non continuare il lavoro sui modelli del DNA per occuparti della struttura del virus del mosaico del tabacco, studiato attraverso diffrazioni a raggio X e microscopia elettronica.

I due continuarono a studiare il DNA nonostante gli fu vietato, senza essere sanzionati, in quanto desideravano di ottenere per gli acidi nucleici un risultato paragonabile a quello di Pauling per le proteine.

Non avendo una solida preparazione chimica, si rivolsero a Rosalind Franklin, che fornì dati essenziali grazie ai suoi esperimenti. Basandosi sui suoi risultati e su quelli di Wilkins, Watson e Crick dedussero la struttura a doppia elica, pubblicata su Nature il 25 aprile 1953.

Il contributo di Franklin fu decisivo per chiarire la posizione esterna dei gruppi fosfato e il loro ruolo strutturale, permettendo ai due di concludere che l’informazione genetica risiedesse nella sequenza delle basi azotate.

Irene Ippolito

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Iris Ippolito

Sono Irene “Iris” Ippolito, classe 2002 nata e cresciuta a Napoli. Tra un libro ed un altro, ho scoperto di voler lavorare nel mondo dello spettacolo e della scrittura. La mia passione per lo spettacolo è nata grazie anche al laboratorio teatrale ScugnizzArt, che mi ha accompagnato alla scoperta di me stessa per ben 3 anni. Lo sport è quel mondo che mi ha dato la spinta di mettermi in gioco nella scrittura, diventando il mio migliore amico.
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