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Educazione sessuo – affettiva: non chiamarla capriccio

Educazione sessuo – affettiva? Che cos’è? Qualcosa di cui si parla ancora troppo poco

È inutile negarlo: sesso, relazioni, gravidanze e malattie sessualmente trasmissibili, rappresentano ancora un tabù nella nostra società, soprattutto per giovani e giovanissimi, e ciò è evidente anche nelle piccole cose, esempio -che può sembrare banale, ma in realtà rappresenta la base- è quando a scuola, durante la lezione di scienze, molti studenti non riescono a parlare degli organi riproduttivi senza provare imbarazzo. 

Non solo, l’adolescenza è il periodo in cui il corpo inizia a cambiare, in cui si inizia a conoscere sé stessi sotto un altro punto di vista e tanti sono i giovani che – di nuovo a causa dell’imbarazzo – cercano risposte su internet, allontanandosi dal mondo reale. Necessità di sapere, conoscere, di capire come comportarsi, e sempre più spesso, ciò li porta ad imbattersi in video e film porno, che trasmettono un’immagine della sessualità distante dalla realtà, e ciò, unito ad una scarsa conoscenza del proprio corpo, porta all’adozione di modelli comportamentali sbagliati. L’uomo deve garantire ottime prestazioni e deve dominare l’intero atto sessuale, la donna deve avere un fisico perfetto, e soprattutto dire sempre sì, in ogni momento e caso. Ma non funziona così.

Perché è importante parlarne?

Siamo a novembre, metà novembre 2025 e dall’inizio dell’anno i femminicidi registrati -solo in Italia- sono più di 50. Un ‘’no’’ non è un’opzione, la fine di una relazione non è accettata, il rispetto per il corpo di un’altra persona non c’è. ‘’Se non sta con me, non starà con nessun altro’’ e questo è il risultato di un mondo malato.

14 ottobre 2025, Pamela Genini è stata brutalmente uccisa a coltellate dal suo ex compagno, perché non accettava la fine della loro storia. Nelle stesse ore, una legge vieta l’educazione sessuale alle scuole medie, permettendola solo alle superiori, previo consenso dei genitori. Perché a quanto pare in Italia funziona così, è necessario imparare a disegnare le regioni con la carta trasparente, ma solo perché così impari a tracciare i contorni di un paese che alle cose -davvero- serie, non pensa poi così tanto.

Il 10 novembre, cade il divieto per le medie, si potrà parlare di educazione sessuale, ma i genitori dovranno essere d’accordo e conoscere l’intero programma scolastico e i materiali utilizzati. Il divieto resta però alle elementari, perché i bambini a dieci anni sono piccoli per capire e conoscere il rispetto e il corpo umano, ma abbastanza grandi per guardare sparatorie in tv. 

L’educazione sessuale e affettiva è necessaria. Da subito è importante sapere come funziona il proprio corpo, la macchina perfetta che ha migliaia di funzioni e modi di esprimersi, è importante fare domande e parlarne, perché nessuno nasce con ogni conoscenza, ma non è troppo tardi per imparare. L’educazione sessuo – affettiva non è un capriccio, ma una necessità. Non è perbenismo, non è politicamente corretto, non è ‘’questi vogliono normalizzare tutto’’. È importante, molto.

Marianna Russo

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Marianna Russo

Marianna, classe 2003. Inguaribile romantica, innamorata dei girasoli e sempre ottimista. Quando scrivo scompongo il mio cuore su carta, la scrittura mi salva sempre. “Solo se ti rende felice.”
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