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Domenica 26 ottobre è calato il sipario sulla 20a edizione della Festa del Cinema di Roma

Oltre 150 titoli, provenienti da circa 38 paesi, hanno celebrato la kermesse della Festa del Cinema di Roma 2025

Si è conclusa domenica 26 ottobre l’edizione 2025 della Festa del Cinema di Roma che si è svolta presso l’Auditorium Parco della Musica a partire dal 15 fino al 26 ottobre. Anche quest’anno grandi numeri; nuovamente la festa si è proclamata come vetrina non solo per il cinema, ma anche per la discussione di carattere politico e sociale: la sezione Visioni per il mondo di domani ha ribadito la necessità di avere opere :

“la cui forza narrativa illumina il presente e la cui prospettiva incoraggia e solletica la
curiosità del pubblico mettendo a fuoco tendenze in evoluzione. Una selezione movimento, memore del passato ma protesa a individuare direzioni nuove e a cercare di capire quello che potrebbe accadere domani”.

La Festa del Cinema di Roma, quest’anno

In un periodo storico, così tanto fomentato da odio e repressione, questa manifestazione si è posta fin dall’inizio al di sopra di tutto e tutti:


“ Il festival si propone di stimolare nel pubblico la conoscenza del cinema nazionale
internazionale, favorendo l’esperienza della visione in sala e la
circolazione di idee e opinioni tra gli spettatori e gli addetti ai lavori, non, quindi, una propaganda per pochi eletti, ma una competizione aperta a “diversi formati, provenienze e stili”.

I titoli più attesi e le premiazioni alla Festa del Cinema di Roma

CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA

  • Miglior Film: LEFT-HANDED GIRL (LA MIA FAMIGLIA A TAIPEI)
    di Shih-Ching Tsou
  • Gran Premio della Giuria: NINO di Pauline Loquès
  • Miglior regia: WANG TONG per Chang ye jiang jin (Wild Nights,
    Tamed Beasts)
  • Miglior sceneggiatura: ALIREZA KHATAMI per The Things You Kill
  • Miglior attrice – Premio “Monica Vitti”: JASMINE TRINCA per Gli
    occhi degli altri
  • Miglior attore – Premio “Vittorio Gassman”: ANSON BOON per Good
    Boy
  • Premio speciale della Giuria: al cast del film 40 SECONDI

MIGLIOR OPERA PRIMA POSTE ITALIANE

TIENIMI PRESENTE di Alberto Palmiero (sezione Freestyle) È stata inoltre assegnata una Menzione speciale agli attori Samuel Bottomley e Séamus McLean Ross per California Schemin’ di James McAvoy.

PREMIO MIGLIOR DOCUMENTARIO

CUBA & ALASKA di Yegor Troyanovsky (Proiezioni Speciali) È stata inoltre assegnata una Menzione speciale al documentario Le Chant des forêts di Vincent Munier.

PREMIO DEL PUBBLICO TERNA

ROBERTO ROSSELLINI – PIÙ DI UNA VITA di Ilaria de Laurentiis,
Andrea Paolo Massara, Raffaele Brunetti.

I PREMI ASSEGNATI DALLA FESTA DURANTE LA VENTESIMA
EDIZIONE:

  • Industry Lifetime Achievement Award a LORD DAVID PUTTNAM
  • Premio alla Carriera a RICHARD LINKLATER
  • Premio alla Carriera a JAFAR PANAHI
  • Premio Master of Film a EDGAR REITZ
  • Premio Progressive alla Carriera a NIA DACOSTA
    La Regione Lazio ha assegnato il premio “Lazio Terra di Cinema” a
    CAN YAMAN
    (Fonte: Fondazione Cinema per Roma)

La Festa del Cinema di Roma e i Pro-Palestina

Mantenere l’arte e il cinema fuori dal dramma storico che stiamo vivendo sarebbe stato segno di distopia: durante il festival sono stati presentati PALESTINE 36, una pellicola sul dominio coloniale britannico nei confronti dei villaggi palestinesi, e il documentario Put Your Soul On Your Hand and Walk della regista iraniana Sepideh Farsi.
In questo docu-film i produttori hanno fatto documentare la quotidianità a Gaza a una giovane fotografa del posto, Fatima Hassouna. La pellicola si basa per lo più sulle conversazioni video tra la regista e la giovane donna, talvolta intervallate da brevi report sulle zone di guerra. Il film è stato
selezionato e proiettato nella sezione ACID
– letteralmente associazione per la diffusione del cinema indipendente – durante il 78° Festival del Cinema di Cannes.

Conclusioni

Per il suo ventennale, la Festa del Cinema di Roma ha celebrato il cinema d’autore, ma è stata anche luogo di confronto politico e culturale. I film e le manifestazioni di piazza hanno mostrato come la filmografia ancora oggi sia uno strumento di partecipazione civile e di testimonianza: l’informazione, che a volte resta ai margini, finalmente ha dato voce a chi ne è stato privato. Il sipario è calato sull’auditorium, ma resta viva l’immagine di Roma, della libertà e della riflessione collettiva
attraverso le emozioni, il libero pensiero e la discussione.
Quest’anno anche un pezzo della nostra redazione è stato lì tra i grandi del cinema: le nostre congratulazioni vanno agli Smorfupazzi.

Articolo di Antonietta Della Femina

Fotografie di Lorena Montella

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Antonietta Della Femina

Classe ’95; laureata in scienze giuridiche, è giornalista pubblicista. Ha imparato prima a leggere e scrivere e poi a parlare. Alcuni i riconoscimenti e le pubblicazioni, anche internazionali. Ripete a sé e al mondo: “meglio un uccello libero, che un re prigioniero”. L’arte è la sua fuga dal mondo.
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