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Italia Israele: di nuovo fiducia al 3-5-2 azzurro al Bluenergy Stadium di Udine

Sempre più vicino il calcio di inizio di Italia Israele, sesto impegno azzurro nel girone I per le qualificazioni ai Mondiali di calcio 2026. L’Italia scende in campo con il “vecchio” 3-5-2 complici numerosissime assenze: Kean, Bastoni, Zaccagni, Politano, Bellanova, Rovella e Scamacca.

Cos’è successo nel match precedente

Nel match precedente, Estonia-Italia, gli azzurri si sono imposti sui padroni di casa con il punteggio di 3-1. A mettere il loro timbro sul match sono stati Moise Kean, Mateo Retegui e Francesco Pio Esposito, quest’ultimo al primo gol con la nazionale maggiore.

La situazione nel girone I

A pochi minuti da Italia Israele, la situazione nel girone è la seguente: primissima la Norvegia, con 18 punti ottenuti in 6 partite e una folle differenza reti di +26, che avvicina gli scandinavi sempre più alla qualificazione diretta ai prossimi Mondiali di calcio. L’Italia si trova al secondo posto, con 12 punti ottenuti in 5 partite, ed è chiamata a superare tutte le avversarie che incontrerà di qui alla fine, compresa la Norvegia stessa l’11 novembre, e deve sperare in un passo falso dei rossoblu nella sfida contro l’Estonia.

L’atmosfera prima di Italia Israele

Come successo nella partita d’andata Israele-Italia, giocata in campo neutro (in Ungheria) e in cui i tifosi italiani hanno protestato voltandosi all’inno israeliano, l’aria che precede il match è tesissima. Le vicende extra-campo che hanno visto coinvolto Israele nell’ultimo periodo pesano sulla tranquillità che dovrebbe esserci prima di un match di calcio e al Bluenergy Stadium di Udine c’è allerta massima per possibili pericoli o colluttazioni.

Le formazioni ufficiali di Italia Israele

Tornando alle questioni di campo, l’allenatore azzurro Rino Gattuso decide di tornare al 3-5-2, complici le numerosissime assenze italiane tra cui quella pesantissima di Moise Kean, fermato da un infortunio alla caviglia avvenuto proprio contro l’Estonia. Per gli ospiti, debutto tra i pali di Omri Glazer e assente la stella Dor Peretz. Di seguito, le formazioni ufficiali di Italia Israele:

ITALIA (3-5-2): Donnarumma, Di Lorenzo, Mancini, Calafiori, Cambiaso, Barella, Locatelli, Tonali, Dimarco, Retegui, Raspadori

ISRAELE (4-3-3): Glazer, Dasa, Baltaxa, Blorian, Revivo, E. Peretz, Gloukh, Khalaili, Biton, Baribo, Solomon.

Dove vedere Italia Israele

Sarà possibile vedere Italia Israele in diretta su Rai1 e su RaiPlay, con la telecronaca di Alberto Rimedio e il commento tecnico di Lele Adani. Su RaiPlay, sarà anche possibile vedere il match in differita e gli highlights della gara, che saranno disponibili anche sul canale Youtube ufficiale della Rai.

Italia Israele, non solo calcio

In un momento storico così particolare, e nonostante lo pseudo cessate il fuoco, la tensione la fa da padrone: le due squadre sono state scortate lungo tutto il tragitto dalle forze dell’ordine e le aree attorno ai rispettivi alberghi è stata sorvegliata dall’alto con droni e con presidi militare. Nonostante le manifestazioni e i cortei già anticipati, Italia Israele sembra essere una partita per il sociale: i Pro-Pal si sono fortemente opposti sostenendo che Israele, per via del conflitto in corso, non è “legittimato” a partecipare a eventi sportivi internazionali.

Il dibattito politico resta acceso anche dopo il fischio d’inizio della partita: se da un lato c’è chi afferma che lo sport dovrebbe restare neutrale e non essere strumento di propaganda, dall’altro molti però sostengono che la mancata opposizione al match sia solo ed esclusivamente un palese silenzio nei confronti dei diritti umani. Italia Israele resta, quindi, una “partita della discordia”, così come riportato da Il Newyorkese: “Lo sport deve unire, non dividere. È grave che qualcuno usi il calcio per creare tensioni, proprio mentre è in corso un processo di pace“, ha dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

Claudio Bencivenga
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Fonte immagine: generata con IA

Claudio Bencivenga

Sono Claudio Bencivenga, nato nel 2001 e laureato in Scienze della Comunicazione alla Suor Orsola Benincasa di Napoli. Scrivo di calcio, poi di calcio, poi di calcio… giuro che non è il mio unico hobby, ma è sicuramente quello che riempie di più la mia vita. Seguo questo sport e ne sono innamorato da quando ero bambino, con l’obiettivo di renderlo sempre più parte della mia vita e del mio lavoro. Sono una persona a cui piace prendersi la scena mantenendo il rispetto e la cordialità con gli altri, valori che reputo due dei pilastri più importanti, su cui cerco di basarmi ogni giorno.
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