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C’era una volta l’amore (e una videocassetta): le rom-com anni ’90 che ci fanno ancora battere il cuore

Un viaggio tra le migliori commedie romantiche degli anni ’90, tra lettere scritte a mano, baci sotto la pioggia e colonne sonore indimenticabili. 

Sei film che ci hanno insegnato cos’è l’amore sul grande schermo. 

La commedia romantica nasce già nei primi decenni del cinema sonoro, ma è tra gli anni ’30 e ’40 che prende forma con le screwball comedy americane (Accadde una notte, Susanna!).

Con il tempo, il genere si trasforma, riflettendo i cambiamenti della società: il ruolo della donna, il lavoro e le relazioni. 

Negli anni ’90, la rom-com raggiunge il suo apice commerciale e creativo, attraverso un linguaggio nuovo: fatto di sguardi rubati tra le strade di Londra, telefonate notturne e dichiarazioni sotto la pioggia.  

Ecco sei film iconici che ci hanno fatto sognare e sorridere con storie semplici ma profondamente autentiche. 

Pretty Woman (1990): Cenerentola con tacco 12

Il decennio si apre con un classico intramontabile: Pretty Woman di Garry Marshall. Richard Gere è Edward, uomo d’affari freddo e controllato; Julia Roberts è Vivian, escort piena di vita. Il film reinventa la favola di Cenerentola in chiave moderna, con ironia, eleganza e una colonna sonora diventata simbolo (Oh, Pretty Woman di Roy Orbison). Il successo fu travolgente: Julia Roberts vinse un Golden Globe e ottenne una candidatura all’Oscar. La loro storia, improbabile ma profondamente romantica, ha ridefinito le dinamiche delle rom-com per tutto il decennio. 

Insonnia d’amore (1993): l’amore a distanza (prima degli smartphone)

Tom Hanks e Meg Ryan sono al centro di questo gioiello diretto da Nora Ephron. Insonnia d’amore (Sleepless in Seattle) è una storia d’amore a distanza, ispirata al classico Un amore splendido del 1957, dove i due protagonisti si sfiorano senza incontrarsi davvero fino all’ultima scena. Il film parla di destino, di seconde possibilità e dell’amore come forza misteriosa con l’Empire State Building come sfondo simbolico. 

Quattro matrimoni e un funerale (1994): quando l’amore arriva tardi (ma arriva)

Scritto da Richard Curtis e diretto da Mike Newell, Quattro matrimoni e un funerale è elegante, ironico e sorprendentemente profondo. La struttura in cinque eventi (quattro nozze e un lutto) racconta in modo realistico la vita affettiva degli adulti. Hugh Grant, nella parte di Charles, conquista con il suo goffo fascino british. E la scena del funerale, con la poesia “Funeral Blues” di Auden, mostra che le rom-con possono anche commuovere. 

C’è posta per te (1998): amore in formato elettronico

In un’epoca in cui l’e-mail sembrava il futuro (e lo era), You’ve Got Mail ci racconta l’amore nato online con grande delicatezza. Meg Ryan è la proprietaria di una piccola libreria; Tom Hanks il manager di una catena che minaccia di farla chiudere. Sono rivali nella vita reale, ma ignari confidenti dietro lo schermo. Diretto ancora una volta da Nora Ephron, è un film pieno di tenerezza e nostalgia per i tempi in cui anche una connessione lenta poteva portare a grandi sentimenti. 

10 cose che odio di te (1999): Shakespeare con lo zaino in spalla

Rilettura brillante de La bisbetica domata di Shakespeare, ambientata in un liceo americano. Il film lancia Heath Ledger e Julia Stiles, protagonisti di una storia d’amore intensa e anticonvenzionale. La scena in cui Patrick canta Can’t Take My Eyes Off You è entrata nella storia del cinema. Intelligente, ironico e sorprendentemente maturo, il film rappresenta la perfetta fusione tra classico e contemporaneo.

Notting Hill (1999): la libreria più romantica di Londra

A chiudere il decennio, e forse a simboleggiare il culmine romantico, è Notting Hill, firmato ancora una volta da Richard Curtis. Hugh Grant è William, libraio impacciato del quartiere londinese più pittoresco; Julia Roberts è Anna, superstar hollywoodiana. Insieme creano una delle storie d’amore più amate di sempre. Con ambientazioni iconiche e momenti intensi, Notting Hill racchiude l’essenza della rom-com anni ’90: malinconica, sdolcinata e assolutamente irresistibile. 

Le commedie romantiche anni ’90 resistono al tempo perché raccontano l’amore con ironia e una sincerità disarmante. In un’epoca in cui le relazioni sembrano consumarsi alla velocità di uno swipe, questi film ci riportano a una dimensione più umana, dove innamorarsi era un processo lento, fatto di incontri improbabili e scherzi del destino. 

Che si tratti di uno scambio di battute al bancone di una libreria o di una corsa disperata in aeroporto, queste rom-com ci hanno insegnato che l’amore, anche quello più incasinato, merita sempre una possibilità. E forse è proprio per questo che, ogni tanto, torniamo a quei film come si torna a casa: per ricordarci che, in fondo, credere in un lieto fine è ancora un atto di coraggio. 

Perciò, prendete il telecomando o, ancora meglio, rispolverate un vecchio DVD e continuate a sognare. 

Maddalena D’Angelo

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Maddalena D'Angelo

Un po' troppo timida, particolarmente sensibile, esageratamente romantica, mi definirei così. Sono Maddalena D’Angelo, classe ’99 e laureata in Filologia Moderna. Amo vivere d'arte: la cerco, la ammiro, la creo. Come? In tanti modi e tra questi con la penna in mano. Perciò fai attenzione, se leggi tra le righe scopri ciò che sono.
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