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Referendum 8-9 giugno: per cosa si voterà? 

L’8 e 9 giugno 2025 saremo chiamati a votare per il referendum abrogativo.

Cosa significa?

Si tratta di una modalità, prevista dalla Costituzione Italiana, che permette di eliminare o modificare una norma da parte dei cittadini.

In questo caso, saremo noi a dover votare 5 punti fondamentali, selezionando semplicemente SI o NO sulle schede.

Non è così difficile come sembra. 

Andiamo ad analizzarli insieme!

Prima di tutto iniziamo dicendo che il referendum abrogativo è valido solo se votano il 50% più uno degli aventi diritto, ovvero il quorum, in caso contrario, il risultato non è valido.

Ovviamente, tramite referendum, è possibile modificare solo una legge ordinaria e non quelle relative alla Costituzione, cosa impossibile per i cittadini.

Come già detto, se vince il SI, la norma viene eliminata o modificata, se vince il NO resta quella in vigore.

Bene, detto ciò, andiamo avanti.

L’8 e il 9 giugno 2025,  si voterà per 5 referendum abrogativi, promossi dalle varie organizzazioni sindacali come Cgil. Questi riguardano il lavoro e la cittadinanza.

QUESITO 1

Il primo quesito tratta dei licenziamenti illegittimi, attuati dal Jobs Act di Renzi nel 2015, con modifica dell’articolo 18. In pratica, oggi nelle imprese con più di 15 dipendenti, tutti i lavoratori assunti dal 2015 non possono tornare al lavoro dopo essere stati licenziati in maniera illegittima. 

Votando SI, verrà abrogata la norma e si reintroduranno i lavoratori.

Votando NO, la legge resterà invariata.

QUESITO 2

Il secondo quesito riguarda l’indennità dopo un licenziamento. Sempre parlando di piccole imprese, dopo essere stato licenziato ingiustamente, il lavoratore può avere al massimo sei mesi di risarcimento.

Votando SI, verrà abrogato il limite e la quota sarà decisa da un giudice.

Votando NO, la norma non cambierà.

QUESITO 3

Qui parliamo di contratti a termine, infatti viene richiesta l’abrogazione parziale riguardo l’uso dei contratti a tempo determinato, limitando la possibilità di non rinnovarli in maniera indeterminata. In tal modo, si cerca di sopperire al problema del precariato e obbligare i datori di lavoro a specificare le cause per il rinnovano di contratti a termine.

Votando SI, la legge verrà abrogata parzialmente, dando maggiore sicurezza lavorativa.

Votando NO, la situazione resta invariata.

QUESITO 4

Questo quesito riguarda la responsabilità solidale per infortuni sul lavoro da parte sia del committente, che di appaltatore e subappaltatore. In sostanza, si cerca di aumentare la sicurezza sul lavoro che ultimamente scarseggia.

Votando SI, sarà eliminata la norma in vigore.

Votando NO, la legge rimarrà.

QUESITO 5

Uno dei quesiti più dibattuti è proprio quello sulla cittadinanza

Attualmente, si ottiene la cittadinanza italiana dopo 10 anni, durante i quali la persona deve conoscere la lingua, risiedere nel paese, lavorare e pagare le tasse. Adesso viene chiesto di dimezzare a 5 anni la residenza e poi poter procedere con la richiesta di cittadinanza. 

Dato che nel nostro paese vige lo ius sanguinis, ovvero il diritto, per un minore, di avere la cittadinanza se uno dei due genitori è italiano, grazie al dimezzamento dei tempi, anche i bambini stranieri nati nel paese saranno riconosciuti cittadini italiani.

Votando SI, verranno ridotti i tempi per richiedere la cittadinanza (mantenendo gli stessi requisiti).

Votando NO, resteranno 10 anni. 

Premesso che ognuno decide come meglio crede e come ritiene più giusto, votare rimane un diritto essenziale e uno dei pochi strascichi della democrazia. 

Per far sì che le cose cambino, e non ci si ritrovi sempre nelle solite situazioni, è necessario darsi una mossa.

Facciamo parte della rivoluzione!

Martina Maiorano

Leggi anche: Stesso amore, stessi diritti: il referendum per l’uguaglianza è online

Martina Maiorano

Ciao! Sono Martina Maiorano, classe 1996. Fin da piccola ho avuto due grandi passioni: i libri e il beauty. Frequento Lettere Moderne all’Universitá Federico II e da poco sono entrata nel team de La Testata, pronta ad accettare nuove sfide!
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